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L’obesità è una delle nuove piaghe della società contemporanea, considerati sia la sua diffusione tra i giovanissimi sia l’ormai dimostrato legame con numerose patologie, anche gravi, dell’età adulta (diabete, Alzheimer, tumori, rischio cardiovascolare). Un recente studio svela qualcosa in più sull’obesità: pare che le primogenite siano più a rischio di sovrappeso rispetto alle sorelle minori. Dunque, non solo più responsabilità ma anche un certo “peso” da gestire: il ruolo della primogenita diventa sempre meno allettante.
Rischio maggiorato del 40%
A definire le primogenite a maggior rischio di obesità, è un recente studio condotto dall’University of Auckland in Nuova Zelanda e dalla Uppsala University in Svezia. L’aumentato rischio di essere in grave sovrappeso tocca il 40% delle probabilità, rispetto alle sorelle minori della stessa famiglia. Per giungere a tali conclusioni, i ricercatori hanno considerato lo stato di salute generale di 13.400 coppie di sorelle nell’arco di una decina d’anni. Al “check ponderale”, le primogenite sono risultate più pesanti di almeno mezzo chilo rispetto alle sorelle di età minore. Con un corrispettivo indice di massa corporea più alto del 2,4%.
Non solo per le femmine
Questa differenza ponderale tra primogeniti e fratelli o sorelle minori, sembra si evidenzi anche nella popolazione maschile. In generale, pare che il momento topico del netto aumento di peso si attesti attorno ai 18 anni di vita.
Figli unici più a rischio
Oggi si assiste a un progressivo aumento delle famiglie con un solo figlio. Va da sé, quindi, che tale figlio avrà una percentuale di rischio maggiore di sovrappeso e obesità, se rapportato a coetanei con fratelli o sorelle di età maggiore.