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Non era mai successo dall’unità d’Italia ad oggi. Il calo delle nascite in Italia ha raggiunto nel 2019 il -4,5%. Prosegue dunque la dinamica naturale negativa della popolazione, che fa registrare un deficit significativo di “sostituzione naturale” tra nati e morti, in linea con la tendenza negativa in atto da diversi anni. A rivelarlo è il Bilancio demografico nazionale 2019 Istat, secondo il quale la diminuzione delle nascite è di oltre 19mila unità rispetto al 2018.
Meno persone in età feconda
Fra le cause, la progressiva riduzione della popolazione italiana in età feconda, costituita da generazioni sempre meno numerose fin dalla nascita, e non più incrementate dall’ingresso di giovani immigrati.
E meno stranieri
È diminuito anche il numero degli stranieri nati in Italia, riducendo di anno in anno il contributo all’incremento delle nascite da parte delle donne straniere che si era registrato a partire dagli anni Duemila. Nel 2019 il numero di stranieri nati in Italia è stato di 62.944 (il 15% del totale dei nati), con un calo di 2.500 unità rispetto al 2018 (-3,8%). Il peso percentuale delle nascite di bambini stranieri sul totale dei nati è maggiore nelle regioni dove la presenza straniera è più diffusa e radicata: nel Nord-ovest (21,1%) e nel Nord-est (21,2%) è di -214 mila unità.
Diversi anni di declino demografico
Al 31 dicembre 2019 la popolazione residente in Italia ammonta a 60.244.639 unità, quasi 189mila in meno rispetto all’inizio dell’anno (-0,3%). Rispetto alla stessa data del 2014 si registrano 551mila unità in meno, confermando la persistenza del declino demografico che ha caratterizzato gli ultimi cinque anni.
Fonti / Bibliografia
- Bilancio demografico nazionaleNel 2019 prosegue il calo della popolazione: al 31 dicembre 60.244.639 i residenti (-0,3% sull'anno precedente)