In vacanza con il Covid-19 … e i figli non vaccinati

Silvia Finazzi A cura di Silvia Finazzi Pubblicato il 07/07/2021 Aggiornato il 07/07/2021

Se molti adulti sono stati vaccinati, bambini e ragazzi sono in gran parte scoperti. Ecco come proteggersi dal Covid-19 anche in vacanza

In vacanza con il Covid-19 … e i figli non vaccinati

La campagna vaccinale contro il Covid-19 sta iniziando a dare i suoi frutti anche in Italia. Buona parte della popolazione adulta ha ricevuto almeno la prima dose e diverse persone hanno già il green pass. Ma per i ragazzi e soprattutto i bambini il discorso è decisamente diverso: al momento, infatti, la vaccinazione viene offerta solo sopra i 12 anni. Come devono regolarsi, dunque, i genitori in vacanza per non correre rischi e vanificare gli sforzi fatti fino a ora? Ecco alcune indicazioni utili.

Buon senso innanzitutto

Il primo consiglio è quello di analizzare con obiettività e razionalità la situazione attuale. Rispetto a qualche mese fa, la pandemia è più sotto controllo, ma non è ancora il momento di tirare un sospiro di sollievo: al momento, non possiamo dichiararci fuori pericolo. Dunque, è giusto non fare allarmismi, ma non lo è nemmeno abbassare del tutto la guardia. Come permesso anche dai nuovi regolamenti, ci si può concedere qualche libertà in più, ma sempre con prudenza e buon senso. Questo vale a maggior ragione per i bambini e i ragazzi, che non sono vaccinati e, dunque, sono più esposti al rischio di contagio, anche se bisogna considerare che con un numero sempre maggiore di adulti vaccinati, il virus dovrebbe anche circolare meno.

Alla luce di ciò, i genitori possono allentare un po’ la presa, permettendo ai figli di vivere un’estate un po’ più serena e “leggera” rispetto agli ultimi mesi, purché spieghino loro l’importanza di rispettare comunque alcune regole anche durante le vacanze.

Sì agli amici

Per quanto riguarda le uscite e gli incontri con gli amici, tenere presente che la socializzazione è importantissima durante l’infanzia. Dopo un anno e mezzo così difficile, bambini e ragazzi hanno bisogno di stare insieme ad amici, compagni e coetanei e di un po’ di normalità, come ricorda anche il pedagogista Daniele Novara. I genitori, dunque, non dovrebbero continuare a dire di no, ma favorire occasioni di socializzazioni sicure.
Per esempio, possono iscrivere i figli ai vari centri estivi e club ricreativi, dove vengono osservate le regole necessarie al contenimento del Covid-19 e i partecipanti possono stare insieme e giocare in sicurezza. Sì, anche alle uscite al parco e in bicicletta: tenendo la giusta distanza ed evitando gli assembramenti, bambini e ragazzi possono vedersi. Quando c’è molto affollamento, però, meglio continuare a usare la mascherina.

Per gli incontri al chiuso, l’ideale sarebbe continuare a usare anche nelle vacanze le famose “bolle”. Cercare cioè di frequentare pochi nuclei famigliari, possibilmente in cui gli adulti siano vaccinati, in modo da limitare i rischi.

Le precauzioni per i viaggi

Non è necessario rinunciare ai viaggi: in aereo e in treno basta proteggersi indossando la mascherina. Si può valutare l’uso della Ffp2 per i ragazzi non vaccinati. Anche al ristorante, quando ci si alza dal tavolo, far indossare sempre ai figli la protezione. Via libera anche ai campus: prima della partenza, però, sarebbe bene che tutti i partecipanti effettuassero un tampone. Inoltre, alle camerate sarebbero da preferire le stanze singole o doppie con letti gemelli, ma distanziati di almeno un metro. 

 

 

 
 
 

Da sapere!

Recentemente è stato autorizzata la vaccinazione anti Covid-19 anche nei ragazzi sopra i 12 anni. Come ricordano anche gli esperti del Bambin Gesù però negli adolescenti il rapporto beneficio-rischio individuale è ridotto rispetto agli adulti, per cui è bene valutare caso per caso prima di procedere.

 

Fonti / Bibliografia

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