Nel nostro Paese in poco più di 40 anni la famiglia si è allargata. E non perché oggi si facciano più figli, anzi… La famiglia oggi non è più composta da due genitori e due figli (considerato il numero canonico) perché sempre più spesso si “inseriscono” nuove persone. E quindi i figli si trovano a dover accogliere il nuovo partner (magari già genitore…) del papà o della mamma che, una volta separati, hanno deciso di rifarsi una vita. Può capitare, poi, che dalla nuova unione nascano altri figli.
Per quanto però sia una realtà oggi diffusa, la famiglia allargata resta una situazione delicata. Per trovare una sua serenità, è necessario che i due “nuovi” compagni si comportino con buon senso, equilibrio e la giusta sensibilità. La prima regola, in ogni caso, è mettersi nei panni dei figli e cercare di guardare le cose dal loro punto di vista.
Alcuni consigli per vivere bene insieme
Quando si decide di lasciarsi alle spalle un matrimonio fallito e costruire nuovamente una relazione, bisogna andare cauti, soprattutto se ci sono bambini e figli di mezzo. Ovviamente non esistono ricette miracolose per una felice famiglia allargata, ma è bene seguire alcune semplici regole per evitare di ritrovarsi in una situazione ingestibile.
1. Cautela prima di tutto. Ci vuole del tempo perché i figli, piccoli o anche più grandicelli, accettino la fine dell’unione tra mamma e papà. L’arrivo di un nuovo partner va quindi “preparato”.
2. Non si può pretendere che la nuova persona venga immediatamente accettata; bisogna aspettare che la notizia sedimenti e venga accettata con un po’ di tempo. La realtà è spesso più complessa di come appare in film o fiction: il nuovo compagno/a non potrà far immediatamente parte della vostra famiglia!
3. Durante la presentazione evitare i giri di parole e non pretendere che lo/a si chiami zio/a o in altri modi. È molto meglio parlare chiaramente con i figli prima di introdurre una nuova presenza e sentire anche le loro ragioni.
4. Far sentire i figli parte della scelta e del nuovo nucleo familiare, coinvolgendoli, dove possibile anche nelle decisioni. Non imporre immediatamente eventuali altri figli del nuovo compagno/a
5. Ricordare sempre che il nuovo partner non ha un ruolo facile, e soprattutto all’inizio rischia di fare troppo o troppo poco, sconfinando talvolta nel campo del genitore biologico, che invece non andrebbe toccato. È essenziale invece che riesca a ritagliarsi un ruolo equilibrato e preciso rispetto ai figli del partner, senza però sostituirsi al genitore biologico.
6. La prima cosa che un co-genitore deve fare è conoscere bene i figli, evitando di formulare giudizi su come sono e come si comportano, ma soprattutto sulle regole di educazione impartite dal genitore biologico. Il passato familiare e la storia vissuta dai figli vanno rispettati senza essere giudicati, e anzi il rapporto con entrambi i genitori va stimolato anche dal co-genitore.
7. I primi tempi la nuova coppia deve concentrarsi più sui figli che su se stessa, sottolineando i lati positivi della nuova convivenza e facendo capire ai figli che anche nelle famiglie più tradizionali ci sono ombre e luci. È poi importante lo stile di vita della nuova coppia, come si pone agli occhi dei figli; genitori vitali, allegri e propositivi avranno più possibilità di creare intorno a loro un clima sereno e aperto al confronto.