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Sculacciate sì o no? È l’eterno dilemma che divide genitori ed esperti. Da una parte si schiera il gruppo dei contrari, convinti che le punizioni fisiche non servano assolutamente a nulla. Dall’altro, ci sono i favorevoli, secondo i quali uno schiaffone ogni tanto vale più di mille rimproveri. Ebbene, a quanto pare, hanno ragione i primi. Questo perlomeno è ciò che emerge da un recente studio, condotto da un team di ricercatori americani, della Southern Methodist University, pubblicato sulla rivista Journal of Family Psychology.
Effetti negativi
La ricerca ha coinvolto 33 famiglie con bambini. Gli autori hanno osservato le dinamiche famigliari per una settimana, grazie a un sistema di registrazione audio-video. Lo scopo era capire quante volte i genitori ricorressero alle sculacciate e se queste avessero effetti positivi o negativi.
Non insegnano
Dall’analisi delle registrazioni, si è visto che a ricorrere alle sculacciate sono state 15 famiglie. In totale, i bambini sono stati puniti in questo modo 41 volte. Nel 75% dei casi, queste misure non sono servite a nulla. A distanza di soli 10 minuti dal gesto, infatti, i bimbi hanno ripetuto le stesse marachelle o gli stessi atteggiamenti scorretti. Oltretutto, secondo gli esperti i piccoli che sono stati sculacciati tendevano a diventare più ansiosi, aggressivi e violenti.
Cercare altre soluzioni
I risultati di questa ricerca non dovrebbero stupire. In altri studi condotti in passato, infatti, era emerso che ceffoni e sculacciate si associano a un rendimento scolastico inferiore, a maggiore ribellione e a un vocabolario meno ricco. Per questo, secondo gli esperti è importante che i genitori ricorrano il meno possibile alla violenza.