Argomenti trattati
L’Italia detiene il primato di dermatite atopica da adulti, con ben 8 italiani su 100 che soffrono di questo disturbo. Ma ci sono nuove cure in arrivo.
A rischio anche gli adulti
Il dato arriva dal 93° congresso nazionale della Società Italiana di Dermatologia Medica, Chirurgica, Estetica e di malattie Sessualmente Trasmesse (Sidemast), ed è stato riportato dal dermatologo Giampiero Girolomoni dell’Università di Verona, che ha parlato di questo comune disturbo delle pelle durante la presentazione del congresso mostrando i dati di uno studio internazionale a cui ha preso parte anche l’Università di Verona. “L’Italia – ha spiegato Girolomoni – è il Paese dove si registra la maggior incidenza di dermatite atopica negli adulti: l’8,1% degli intervistati ammette di soffrirne, a fronte di una media del 4,9% emersa dalla totalità del campione esaminato nella ricerca”, che comprende ben 100mila persone adulte residenti in Stati Uniti, Canada, Francia, Germania, Italia, Spagna, Regno Unito e Giappone.
Comune nei bambini
La dermatite atopica è un disturbo di natura allergica della pelle piuttosto comune nei bambini: interessa infatti il 15-20% dei piccoli, ma con la crescita tende a regredire spontaneamente, al punto che solo un bambino su tre continuerà a subirne gli effetti anche in età adulta. Come ha dimostrato lo studio internazionale pubblicato sulla rivista Allergy, poi, la dermatite atopica da adulti comincia a essere diffusa, e in particolare il nostro Paese fa registrare un vero e proprio primato.
Forte prurito
Questo disturbo dermatologico è caratterizzato da forte prurito che a volte diventa così intenso da impedire di svolgere le normali mansioni quotidiane come studiare, lavorare e dormire. Non tutte le persone soffrono di dermatite atopica allo stesso modo: alcune forme sono più invasive e debilitanti di altre.
Le terapie
Le forme più severe di dermatite atopica sono attualmente complesse da trattare e richiedono l’impiego di farmaci immuno-soppressori sistemici che presentano diverse controindicazioni e, purtroppo, risultano spesso poco tollerate. “Ma nell’immediato futuro esiste una nuova importante terapia, già approvata dall’Agenzia europea per i medicinali – spiega Girolomoni -. È a base di dupilumab, un nuovo farmaco efficace e sicuro”.