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Il lockdown imposto dall’emergenza Coronavirus è stato difficile per tutti e a maggior ragione per le famiglie con bambini e ragazzi. Anche ora che è iniziata la fase 3, molte difficoltà rimangono. La conferma arriva da un sondaggio realizzato da Miodottore, piattaforma specializzata nella prenotazione online di visite mediche, secondo cui ben il 49% dei genitori italiani ha fatto, e continua a far fatica, a gestire i figli con scuole e asili chiusi e attività ricreative ancora “congelate”.
Le difficoltà di mamme e papà
I genitori sono stati messi a dura prova dal Coronavirus: in aggiunta alle paure e alle difficoltà sperimentate da tutti i cittadini, infatti, si sono trovati improvvisamente a dover gestire i figli a casa e spesso la didattica a distanza. Le difficoltà maggiori? Intrattenere e inventare attività per occupare i figli, conciliare lavoro – anche a casa – e famiglia senza alcun supporto esterno, occuparsi della scuola online. Secondo Marta Calderaro, neuropsichiatra infantile di Roma, la cosa più importante è far percepire ai propri figli il desiderio di passare il tempo insieme. Ai bambini più piccoli si possono proporre varie attività: per esempio, si possono fare lavoretti con carta e tessuti o la pittura a dita, si possono leggere e creare fiabe e storie, fare giochi da tavola, cucinare insieme, fare giardinaggio, guardare insieme cartoni.
Come prepararli alla nuova fase
Per preparare i figli alla fase 3 e al ritorno a una vita quasi normale, è utile:
– cercare di mantenere i contatti con gli amici e le loro famiglie;
– continuare a parlare della scuola (amici, compagni, maestri) in modo leggero e come aspetto piacevole della vita;
– preparare bambini e ragazzi a ciò che potrebbe succedere e alla futura riapertura delle scuole;
– non modificare le regole abituali che modulano la vita dei figli;
– evitare di fornire regole senza sufficiente spiegazione a bambini in grado di comprenderla e non dare punizioni qualora queste non vengano rispettate.