Nell’immaginario collettivo, più che altro femminile, San Valentino è sempre stata – ed è tuttora – la festa degli innamorati. Che si tratti di una ragazza o di una quarantenne, che abbia un ragazzo, un compagno o un marito poco importa: ogni donna, giovane o meno giovane, per il 14 febbraio sogna sempre la stessa cosa: una serata speciale in compagnia del proprio amato, occhi negli occhi, mano nella mano, lume di candela, isolati dal mondo…
Peccato che la realtà, soprattutto in casi come questo, non abbia niente a che vedere con i sogni: ristorante superaffollato, tavoli gomito a gomito (hanno avuto tutti la stessa idea), neonati che strillano (non si può certo lasciarli a casa da soli), bambini eccitati che corrono tra i commensali, camerieri in tilt, servizio in disservizio. Frastuono, rimbombo, altro che atmosfera romantica.
Ecco perché la maggior parte degli uomini, giovani e meno giovani, farebbe di tutto pur di farne a meno. Ma poi finisce per arrendersi, la serata fuori non si può evitare, è una tradizione radicata, lei ci rimarrebbe troppo male, magari glielo rinfaccerebbe…
E allora? Ci sarebbe un modo alternativo per festeggiare in modo semplice e intimo, un modo che sicuramente a lui piacerebbe, solo che ha un piccolo difetto “di genere”: non può dipendere che da lei, dalla sua disponibilità.
In pratica lei potrebbe fare a lui il grande regalo di una cena di San Valentino hand made ovvero fatta su misura per la propria coppia.
Gli faccio una sorpresa, lo faccio felice, organizzo tutto io: lui arriva a casa e trova tutto già pronto. Bella idea, ma come faccio? Non ho abbastanza tempo, non posso uscire dall’ufficio prima delle sei, e poi ci sono i bambini, dove li metto? Proviamo a pensarci un attimo e procediamo per punti chiave.
- La mancanza di tempo. Se il 14 febbraio non ce la facciamo a fare tutto, decidiamo il dafarsi qualche giorno prima, pianifichiamo la giornata e ci organizziamo in anticipo.
- La cena. La prepariamo noi stesse il giorno precedente oppure la prenotiamo in qualche negozio di gastronomia (o la ordiniamo on line) e ce la facciamo consegnare a domicilio, così basta riscaldarla nel microonde o nel forno classico a seconda del tipo di cibo. Per il dolce non c’è che l’imbarazzo della scelta: pasticcierie e panetterie pullulano di torte e tortine a forma di cuore di tutti i tipi e tutte le dimensioni.
- I bambini. Se sono molto piccoli, li mettiamo a letto presto e speriamo che non si sveglino. Se sono più grandicelli, li portiamo dai nonni (per una sera ce la faranno). Se i nonni non ci sono o non sono disponibili, li facciamo mangiare un po’ prima e aspettiamo che crollino dal sonno. La cena a due può iniziare anche dopo le 10, un po’ come il cenone di San Silvestro. C’è sempre una via d’uscita. Ma se proprio i discoli non ne vogliono sapere di andare a tavola prima, ci godiamo la cena con loro e ci riserviamo un momento a due più tardi, quando loro saranno fuori combattimento. Basta uno sguardo di complicità, un brindisi con i calici di cristallo, un cuore dolce da assaporare e condividere.
Morale. La cena tète à tète al ristorante può aspettare: la si può rimandare a una serata come tante altre, in qualunque momento, ma per favore non facciamola a San Valentino.