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Perché proprio lui e non un altro? È un dato di fatto: spesso le donne non provano alcuna attrazione nei confronti di uomini che oggettivamente hanno tutti i requisiti per piacere e si infiammano, invece, per qualcuno, almeno in apparenza, meno interessante, meno avvenente, meno intrigante. La responsabilità potrebbe essere del profumo di maschio, ossia dei suoi feromoni, sostanze prodotte da minuscole ghiandole situate sulla pelle, il cui odore è così impercettibile eppure così potente da entrare in gioco nei misteriosi meccanismi che modulano la comparsa del desiderio sessuale e l’innamoramento. Il loro ruolo nel comportamento degli esseri umani è stato al centro di uno studio condotto dal Dipartimento di neuroscienze dell’Università D’Annunzio di Chieti e coordinato dal dottor Andrea Mazzatenta in collaborazione con il dottor Carlo De Luca, otorinolaringoiatra.
Questioni di cuore: questione di naso
Nel corso della ricerca, i cui risultati sono stati pubblicati dalla rivista scientifica Respirology, sono stati fatti annusare a un gruppo di studentesse feromoni maschili. Prima e dopo la “sniffata”, con un particolare strumento, il rinomanometro, è stata misurata l’ampiezza della cavità nasale di ciascuna partecipante, per valutare come reagiva al profumo di maschio. Così si è avuto modo di osservare che il tessuto di rivestimento interno del naso femminile si inturgidisce e si gonfia a contatto con i feromoni. Questa risposta attiva il sistemo limbico, ossia l’area del cervello che governa le emozioni. Da qui l’idea che un uomo che piace a una donna “a pelle” possieda un profumo di maschio speciale non in assoluto, ma proprio per quella donna.
Valido anche il contrario
Ma attenzione: i feromoni potrebbero anche suscitare anche sentimenti opposti, addirittura di repulsione. Secondo gli scienziati, una simile eventualità potrebbe verificarsi quando somigliano a quelli del proprio padre. In questo caso, nella donna scatterebbe cioè l’ “allarme consanguineità” che le suggerisce di rifuggire i rapporti sessuali con un parente di primo grado per tutelarsi dal rischio, in questo caso altissimo, di avere un figlio colpito da un’anomalia genetica. Un altro trucco della natura per preservare la specie.
ll ruolo nel corteggiamento
L’appeal garantito dai feromoni da solo però può non bastare a conquistare una donna. L’ipotesi è che anche le modalità con cui l’uomo conduce il corteggiamento abbiano un gran peso proprio alla luce delle leggi che regolamentano l’evoluzione della specie: un uomo che agisce con classe, spontaneità, gentilezza e un pizzico di lieve autoironia, viene recepito come un partner portatore di caratteri ereditari di ottima qualità, a vantaggio della prole che potrebbe nascere dall’eventuale unione con lui.