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Fimmg-Metis ha lanciato un’interessante (e utile) campagna di sensibilizzazione sui problemi di coppia e sul tema della Medicina di Coppia: “Agisci subito. Rompi il muro del silenzio”. Infatti, non sarà più soltanto lo specialista (sessuologo, psicoterapeuta) l’unico interlocutore per la coppia, ma anche il medico di famiglia rivestirà un ruolo importante e di aiuto per affrontare al meglio quelli che sono i disagi all’interno delle dinamiche relazionali di coppia.
Importanza del medico di famiglia
Spesso “relegato” a dispensatore di ricette e prescrizioni, oggi il medico di famiglia si ritrova invece investito di un’importante responsabilità: aiutare e indirizzare al meglio la coppia (e quindi anche la famiglia) al fine di risolvere problemi e disagi comuni all’interno delle relazioni. Segno tangibile di questo nuovo impegno e dell’innovativo ruolo, saranno locandine affisse strategicamente nelle sale d’attesa dei medici delle Asl: lo scopo è “invitare” i pazienti ad affrontare col medico i problemi di coppia, compresi quelli relativi alla sfera sessuale.
5 buoni motivi per farlo
I problemi di coppia, strettamente legati alle dinamiche sessuali, colpiscono un grande numero di italiani, ben 16 milioni. Questo dato fa comprendere quanto sia importante porre sul tavolo delle emergenze sanitarie anche questo aspetto della vita adulta di coppia. Spesso, per vergogna o timore di essere giudicati ed “etichettati”, si nascondo problematiche relative alla sfera sessuale, peggiorando così irreversibilmente il clima all’interno della relazione. Le locandine, nello specifico, riportano 5 buoni motivi per parlare dei problemi di coppia con il proprio medico di famiglia:
1. Migliora la qualità della vita sessuale.
2. Consente di informarsi meglio e correttamente sui principali disturbi sessuali.
3. Sensibilizza sul reciproco impatto, all’interno della coppia, di eventuali disturbi sessuali del partner.
4. Permette di verificare quali eventuali problemi si celino sotto il disturbo fisico-emotivo .
5. Indirizza verso gli specialisti più adatti, evitando pericolosi e inutili fai da te.
Imbarazzo e difficoltà dei pazienti
Come spiega Donatella Alesso, responsabile della Divisione Formazione Metis, il primo ostacolo da superare per portare la coppia a confrontarsi con il medico di famiglia, è la questione imbarazzo. Infatti, parlare di problemi di tipo sessuale con chi solitamente è “addetto” a curare influenze e mal di stomaco, pare non semplicissimo da metabolizzare per i pazienti. Per questo, la Fimmg ha pensato a una serie di step che facilitino l’approccio con questa innovativa realtà. Per esempio, sono stati proposti ai pazienti tre questionari piuttosto “basici” in rapporto a quanto sia soddisfacente la sessualità femminile e, in questo modo, consentire la verifica (di riflesso) dell’esistenza dei due più diffusi disturbi sessuali maschili: l’eiaculazione precoce e la disfunzione erettile.
I più comuni disturbi sessuali
Oltre ai più conosciuti disturbi sessuali maschili come eiaculazione precoce e disfunzione erettile, sono sempre più frequenti (o comunque più riportati dalle donne stesse, rispetto al passato) anche disturbi prettamente femminili come dispareunia e anorgasmia per le donne. Come ribadisce Salvatore Scotto di Fasano, Presidente di Fimmg Roma, in questi casi il medico di famiglia può essere davvero un interlocutore privilegiato, perché conosce da tempo e si suppone approfonditamente i pazienti, ivi comprese le specifiche dinamiche emotive.
Medici con il bollino blu
Ma come si riconoscono esattamente i medici di famiglia disponibili ad affrontare problemi di coppia con i propri pazienti? Da uno specifico bollino blu, ricevuto già da oltre undici mila i medici di medicina generale. Il bollino, infatti, attesta il superamento da parte del medico di uno specifico corso sulla sessualità di coppia e sulle terapie più innovative per le disfunzioni sessuali. Questo corso è stato organizzato dagli stessi Fimmg e Metis
Disfunzioni sessuali e patologie fisiche
Come afferma Emmanuele A. Jannini, Professore di endocrinologia presso l’Università degli studi Tor Vergata di Roma e presidente Siams, favorire un dialogo aperto e costruttivo sul sesso porta non solo alla risoluzione dei problemi di coppia ma anche a un monitoraggio generale della relazione che intercorre tra disfunzioni sessuali e la presenza di eventuali patologie fisiche. Infatti, spesso, dietro a un problema come, per esempio la disfunzione erettile, si nasconde un problema fisico legato a difficoltà cardiocircolatorie, a diabete o a depressione non diagnosticata.
Ruolo decisivo della donna
A sdoganare i problemi di coppia da “fatti familiari” rendendoli un problema medico da curare con gli specialisti, è quasi sempre la donna. L’uomo, al contrario, tende a informarsi e documentarsi sul web, ricercando anche miracolose medicine che spesso risultano molto pericolose per la salute, come ogni tipo di diagnostica fai da te.