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Non può essere paragonato a eventi come la nascita di un figlio o il giorno del matrimonio, ma rimane un momento importante, che mette agitazione, eccitazione e frenesia. Il primo appuntamento, infatti, racchiude tanti desideri, dubbi, insicurezze differenti. Uno dei dilemmi più comuni riguarda il modo di vestirsi. Ma di fronte a un armadio sconfinato, la scelta sembra essere la stessa: un vestito rigorosamente nero. A dirlo è uno studio condotto da un team di ricercatori britannici, dell’Università di Lincoln, pubblicato sulla rivista medica Evolutionary Psychology.
Bisogno di colpire
Inutile nasconderlo. Quanti di noi, arrivati al momento del primo appuntamento, si sono arrovellati di fronte al guardaroba o addirittura in un negozio alla ricerca dell’outfit perfetto? Praticamente tutti. È normale non sapere cosa indossare, divisi fra il desiderio di apparire sexy e affascinanti senza mostrarsi troppo sfrontati. A vincere la sfida dei colori non è il rosso, simbolo della passione, bensì il sempre elegante nero.
Analizzati oltre 500 single
Più precisamente, gli studiosi hanno preso in considerazione i 546 partecipanti di sei serie del format Tv First Dates, contando quanti di loro avevano scelto capi di abbigliamento neri, quanti rossi e quanti blu per le fasi preliminari del primo appuntamento e il momento stesso dell’incontro. Il nero è risultato il colore preferito da chi è alla ricerca di un partner.
A ruota il rosso e il blu
Nelle fasi preliminari uomini e donne hanno indossato più frequentemente accessori e abbigliamento rossi rispetto a quanto hanno poi fatto al momento clou. In ogni caso, scarpe, pantaloni e vestiti neri sono stati i più gettonati in tutte le fasi. Il blu, invece, ha fatto registrare un andamento stabile.
Come agiscono sul sex appeal
“I due colori potrebbero semplicemente aumentare l’attrattività in modi diversi: mentre il rosso può aumentare quella percepita, attraverso i meccanismi evolutivi, chi va a un primo appuntamento sembra affidarsi più fortemente al nero per attirare un potenziale partner, e ciò suggerisce che le influenze culturali e sociali possono giocare un ruolo molto maggiore nel modo in cui le persone si vestono rispetto all’uso di segnali evolutivi” hanno concluso gli autori.