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“Tra moglie e marito non mettere il dito”: un detto, una verità. Ma in questo caso specifico nel matrimonio c’è qualcosa di più che un “dito”, vale a dire è meglio che tra i due non esistano conflitti e problemi di depressione poiché insieme possono dare origine all’obesità. Uniti, infatti, questi due fattori aumentano il rischio di obesità, in quanto alterano il modo in cui l’organismo sia che le donne.
Lo studio americano
È stato scoperto che nel matrimonio, sia i mariti sia le mogli con una storia di depressione e con interazioni conflittuali con il partner bruciano meno calorie dopo i pasti e hanno livelli superiori di insulina e picchi di trigliceridi nel sangue. Questo spiegherebbe anche il perché un matrimonio difficile può aumentare il rischio di obesità. A svelarlo è uno studio presentato da Jan Kiecolt-Glaser e Martha Belury dell’Ohio State University alla conferenza ScienceWriters2014.
Una Candid camera in famiglia
Per svolgere la ricerca, le coppie sposate coinvolte nello studio, due ore dopo aver consumato un pasto di composizione simile a quella dei fast food, hanno dovuto discutere e cercare di risolvere uno o più problemi associati a conflitti nella coppia, per esempio le questioni economiche. Le conversazioni sono state videoregistrate per classificare il tipo di interazione instaurata dai partner (per esempio, di ostilità), mentre il consumo di calorie è stato opportunamente misurato ogni ora per 20 minuti per le 7 ore successive. Nella fase seguente, sia prima sia dopo i pasti, sono stati prelevati più campioni di sangue per misurare l’andamento dei livelli di glucosio, insulina e trigliceridi. I risultati non hanno lasciato dubbi: obesità in agguato. Secondo Kiecolt-Glaser ciò si traduce, in media, in un aumento di peso anche di 5,4 chilogrammi all’anno. Inoltre, aumenta significativamente anche il rischio di malattie cardiovascolari, diabete e sindrome metabolica.
Il parere dell’esperto
“Probabilmente i nostri risultati sottostimano i rischi per la salute, perché sono stati analizzati gli effetti di un solo pasto – ha commentato Kiecolt-Glaser che dirige l’Istituto di Ricerca in Medicina Comportamentale dell’Ohio State University -. La maggior parte delle persone mangia ogni 4-5 ore, e spesso cena con il partner. I pasti sono occasioni ottimali per dissapori continui in un matrimonio tormentato, perciò può instaurarsi uno schema duraturo di danno metabolico che parte dall’ostilità e dalla depressione”. Questi risultati, secondo l’esperta, non mostrano solo come fattori stressanti cronici possano portare all’obesità, ma indicano anche quanto sia importante trattare i disturbi dell’umore. “È chiaro – conclude – come interventi diretti alla salute mentale possano essere benefici anche per la salute fisica”.