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Spesso sono le donne a insistere per sposarsi, convincendo partner dubbiosi, quando addirittura non ostili, all’idea di costruire una famiglia. E, invece, scegliere la vita di coppia è un’ottima idea soprattutto per gli uomini. Infatti, sono loro a beneficiare più di tutti del rapporto a due. Secondo uno studio inglese, condotto dagli esperti dell’University College di Londra, gli uomini stanno molto meglio se accoppiati piuttosto che single.
Uno studio su oltre 10 mila persone
La ricerca, pubblicata sul The American Journal of Public Health, ha coinvolto oltre 10 mila persone, nate in Inghilterra, Galles e Scozia. Tutte sono state invitate a rispondere a una serie di domande sulla propria vita di coppia e personale e sul proprio stato di salute. Inoltre, sono state sottoposte ad alcuni controlli. Lo scopo era capire se fra la propria situazione sentimentale e il proprio benessere ci fosse una qualche relazione.
Tutti i benefici per il sesso maschile
L’analisi dei risultati ha svelato che la vita di coppia è meglio di quella da sfidanzati. Ma solo per gli uomini. I maschi che avevano una compagna e un anello al dito, infatti, beneficiavano di una diminuzione del rischio di malattie cardiovascolari )() e metaboliche, dall’infarto all’ipertensione fino al diabete. Per la donna, invece, cambiava poco. “Non sposarsi, o non convivere, è meno dannoso per la salute femminile che per quella maschile. Essere sposati, invece, sembra molto più vantaggioso per gli uomini” hanno concluso gli esperti.
Anche divorziare in giovane età fa bene
Conviene sposarsi, quindi? Sembrerebbe di sì. Ma anche il divorzio, purché scelto in giovane età, potrebbe essere un’altra scelta “salutare”. Almeno stando ai risultati emersi nel corso del maxi studio britannico. Sì, perché separazioni, divorzi e nuove unioni non intaccano troppo la salute psicofisica, né degli uomini né delle donne. Unica condizione: che si decida di interrompere l’unione entro i 30 anni o poco più. In questa eventualità gli uomini stanno meglio dei coetanei single o ancora sposati e dopo i 50 anni corrono un minor pericolo di soffrire di condizioni legate al diabete. E le donne? Presentano un rischio sensibilmente inferiore, del 31% più basso rispetto alla media, di essere colpite da sindrome metabolica.