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Quando si parla di matrimonio non è raro veder storce qualche naso o sentire frasi come “ma cosa ti sposi a fare?!”. Nella maggior parte dei casi, sembra quasi di toccare un argomento tabù. Il matrimonio, invece di rappresentare il coronamento di un legame di coppia, viene spesso visto come una costrizione, un modo per annullarsi e azzerare l’amore che unisce due persone.
Pochi “sì”
La conferma della crisi del matrimonio in Italia arriva dai dati Eurostat, che evidenziano come nel nostro Paese solo tre italiani ogni 1.000 abitanti siano pronti a pronunciare il fatidico “sì”. Un dato che, in termini di concentrazione, ci vede come uno dei Paesi dell’Unione Europea con in più basso indice matrimoniale. Peggio di noi fanno solo gli sloveni. Siamo un punto sotto la media europea e oltre quattro punti sotto Paesi come Lituania e Romania, dove si celebrano sette matrimoni ogni 1.000 abitanti.
Il numero però resta alto
Nel 2017, tra cerimonie in chiesa e civili, sono stati celebrati 191.287 matrimoni. Ben 11.971 in meno rispetto all’anno precedente. Un calo importante, che ben rimarca il momento di crisi del matrimonio. C’è da dire, però, che proprio queste cifre permettono all’Italia di posizionarsi nelle prime posizioni in Europa, per matrimoni celebrati. Sotto questo punto di vista, il nostro Paese è, infatti, secondo solo alla Polonia (192.157). A conti fatti, dunque, il matrimonio sarà anche fuori moda, ma molti italiani non smettono di credere nella sua importanza e nei valori che incarna.