Dopo la nascita del bambino può capitare che la neomamma sperimenti un calo del desiderio sessuale: si tratta di un fenomeno passeggero e del tutto naturale che si evidenzia nelle settimane o anche nei primi mesi successivi al parto e ha a che fare sia con le condizioni fisiche caratteristiche di questa fase, sia con gli effetti psicologici associati ai profondi cambiamenti che la maternità comporta e ai sentimenti contrastanti che tale trasformazione può suscitare. Ecco come riprendere la voglia di fare l’amore dopo il parto con in consigli della dottoressa Daniela Fantini, ginecologa presso il consultorio Cemp di Milano.
Cosa succede se si hanno rapporti sessuali dopo il parto?
Indipendentemente dalla predisposizione della donna, del resto, nel corso del puerperio (il periodo di circa 40 giorni che segue la nascita) sarebbe opportuno evitare rapporti sessuali a causa dei processi fisiologici mirati a ristabilire nel suo organismo le condizioni precedenti la gravidanza: in particolare lo svuotamento e il ridimensionamento dell’utero tramite le contrazioni che ricominciano subito dopo la nascita e si accompagnano alle lochiazioni (perdite vaginali di sangue, muco e tessuti gravidici) tendono a rendere l’intimità meno agevole e gradevole.
Perché le donne dopo il parto cambiano?
Una delle principali cause fisiche all’origine della mancanza di voglia di fare l’amore dopo il parto è legata alla brusca variazione dell’equilibrio ormonale che la neomamma subisce. In particolare l’aumento di concentrazione nel sangue della prolattina (l’ormone responsabile della produzione di latte da parte della ghiandola mammaria), che si verifica dopo la nascita del bebè per stimolare la montata lattea e quindi avviare l’allattamento al seno, riduce la disponibilità sessuale della donna: la prolattina, infatti, è una sostanza inibitrice della libido e determina il blocco dell’ovulazione e quindi della ripresa del ciclo mestruale che, infatti, ricompare solo settimane o mesi dopo la sospensione dell’allattamento.
Anche l’improvviso crollo degli estrogeni, i principali ormoni sessuali femminili il cui livello si era innalzato per tutta la durata della gestazione, concorre a ridurre la predisposizione della donna all’intimità: tra i vari effetti cui si associa, infatti, rientrano secchezza vaginale e scarsa lubrificazione, due condizioni che possono rendere difficoltosa e dolorosa la penetrazione, aumentando le resistenze ai rapporti, oltre che variazioni dell’umore che in alcuni casi possono arrivare a riflettersi anche sulla sfera dell’intimità.