Argomenti trattati
La durata del matrimonio dipende da numerosi fattori. C’è da pensare, prima di tutto, dall’amore. Posto che i coniugi si amino veramente, vi sono, però, numerose altre variabili che concorrono alla durata del matrimonio o alla sua fine. Tra queste, secondo recenti studi, è importantissima la variabile età dei coniugi. Pare, infatti, che sposare un costano influenzi positivamente la durata del matrimonio.
Lo studio su 3.000 coppie
Perché il matrimonio duri a lungo e sia felice, è consigliabile convogliare la scelta del/della consorte su coetanei. A sostenerlo è un curioso studio dell’ingegnere informatico Randy Olson. La ricerca ha preso in considerazione un campione di più di 3.000 coppie sposate o divorziate, con i relativi dati raccolti riguardo alla durata del matrimonio e alla motivazioni sottese.
Meno di 5 anni di differenza
L’analisi dei dati raccolti e il loro confronto hanno dimostrato che le coppie sposate più “durevoli” sono quelle in cui i coniugi hanno più o meno la stessa età. Basti pensare che già 5 anni di differenza tra marito e moglie sembrano rendere il matrimonio meno resistente al trascorrere del tempo, esattamente del 18%. Quando si vedono coppie dalla grande differenza di età, oggi si tende a sminuire la questione relativizzandola. Si dice “l’età non conta” ed effettivamente è così, ci comunicano testa e cuore, ma le casistiche e i numeri dicono il contrario: per citare un esempio, le coppie con una differenza di età notevole (attorno ai 20 anni) hanno il 95% in più di probabilità di divorziare.
Le altre variabili in gioco
Non è soltanto la differenza di età tra i coniugi a contare ,ma sono rilevanti anche ulteriori variabili, quali la presenza di figli all’interno del nucleo familiare e il reddito complessivo della famiglia. In entrambi i casi, le variabili agiscono da dissuasori del divorzio. Nel primo caso, perché si tende a voler “tenere unita” la famiglia se ci sono figli. Avere figli diminuisce del 76% le possibilità di divorziare ma se i bimbi sono nati prima del matrimonio, le probabilità di divorzio si riducono solo del 59%. Nel secondo caso, le probabilità diminuiscono perché un reddito basso non permetterebbe di affrontare né le spese del divorzio né la vita dopo il divorzio.
Matrimoni durevoli ma… anche felici?
Il fatto che un matrimonio duri e che non si divorzi è indice di felicità? Non sempre, e a testimoniarlo sono appunto i dati riportati riguardo al fatto che avere figli dissuade dal divorziare, così come i problemi economici bloccano iniziative di separazione. In questi casi, si assiste al mantenimento del nucleo familiare unito, sacrificando la serenità e la realizzazione dei suoi componenti. A rigor di logica, dunque, anche l’età potrebbe sì far durare di più il matrimonio se la coppia è formata da coetanei, ma non sarebbe indice di serenità assicurata. La conclusione potrebbe dunque, di nuovo, essere l’assunto che l’età, in amore, non conta.