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Sono belli, profumati, creano atmosfera e soprattutto se ne fa un grande uso durante le feste natalizie. Ma attenzione: candele e incenso liberano, infatti, sostanze tossiche. Lo rivela uno studio commissionato dal governo francese, denominato “Plan d’actions sur la qualité de l’air intérieur”. Candele profumate e incenso sono anche fra i regali più gettonati per le feste di Natale. Praticamente non c’è casa che non ne abbia almeno uno, soprattutto in questo periodo dell’anno. Del resto, agli occhi di tutti sono doni innocui, oltre che graditi. Invece, secondo il governo francese possono essere pericolosi, al punto che ha deciso di realizzare un’indagine per individuare e censire i prodotti a base d’incenso e le candele che emettono la maggior parte di sostanze tossiche.
Sprigionano inquinanti pericolosi
Alla recente Conferenza nazionale sulla qualità dell’aria di Parigi, i ministeri dell’Ambiente, della Salute e delle Abitazioni francesi hanno presentato un documento per esporre i risultati dello studio. Ebbene, è emerso che sia candele profumate sia incensi, durante la combustione, liberano sostanze tossiche. Le prime emettono soprattutto l’acroleina, la formaldeide e particolato, i secondi il particolato, il benzene, la formaldeide e l’acetaldeide. Tutti sono inquinanti molto pericolosi, presenti anche nello smog cittadino. Possono contribuire alla comparsa di malattie del sistema respiratorio come asma
e rinite, mal di gola, mal di testa, stanchezza, nausea, irritazioni e nervosismo e anche di malattie più gravi.
Attenzione all’aria di casa
Alla luce di questi risultati, il governo francese ha deciso di vietare tutti prodotti che emettono più di 2 microgrammi per metro cubo di benzene, come gli incensi. Secondo il rapporto, è pericoloso usare l’incenso anche soltanto una volta al mese. Gli esperti ricordano, però, che i “nemici” non sono solo incensi e candele. L’aria indoor, ossia all’interno delle case, è spesso inquinata anche a causa di altri elementi, come muffe, acari, derivati di animali domestici, soprattutto in inverno quando, a causa della basse temperature, si commette spesso lo sbaglio di non aprire le finestre per consentire un ricambio sufficiente.