Muffe e batteri: sgraditi ospiti di casa

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 23/01/2017 Aggiornato il 23/01/2017

Contro l’accumulo di muffe e batteri e per migliorare l’aria di casa è bene ogni tanto liberarsi dei tanti oggetti inutili. Più a rischio chi non getta mai via niente

Muffe e batteri: sgraditi ospiti di casa

Nelle nostre case ci sono vere e proprie invisibili colonie di funghi, muffe e batteri, nascoste negli anfratti più insospettabili tra gli oggetti di cui non si può fare a meno. Il record di carica batterica lo detengono, infatti, i cosiddetti “accumulatori”, ovvero coloro non riescono a separarsi dagli oggetti, creando però così l’habitat ideale per tutti questi microorganismi.

Un test sperimentale

L’idea di misurare la portata di questa “invasione” è stata di Luciano Di Nunno dell’università degli Studi di Milano, che ha scoperto che fino al 75% delle case di “accumulatori” ha condizioni di gran lunga peggiori alla media delle abitazioni vicine, per quanto riguarda la concentrazione di muffe e batteri nell’aria. L’idea di Di Nunno è maturata durante il tirocinio pratico presso gli uffici del Servizio di igiene pubblica dell’Ats milanese, l’Agenzia di tutela della salute che ha messo a disposizione un numero dedicato agli “accumulatori” compulsivi.

Diversi tipi di “accumulatori”

Durante i sopralluoghi (71 visite in appartamenti da aprile a ottobre 2016) e sotto la supervisione del tecnico della prevenzione Giovanni Armando Costa, Di Nunno è riuscito ad analizzare l’aria in circa una ventina di appartamenti. I proprietari erano 6 uomini e 14 donne; inoltre più della metà del campione possedeva almeno un animale domestico. I casi sono stati organizzati distinguendo “accumulatori seriali di oggetti”, “accumulatori di animali” e “accumulatori misti”. Gli appartamenti di questi ultimi sono risultati i più compromessi dal punto di vista microbiologico.

Più attenzione se c’è un animale in casa

In ogni abitazione sono stati effettuati quattro prelievi: i primi due per misurare la carica batterica totale, un altro per la ricerca della carica micetica (muffe e funghi) e l’ultimo per rilevare la presenza di enterobatteri. I risultati hanno evidenziato le preoccupanti condizioni igieniche degli appartamenti, specie dei cosiddetti accumulatori seriali misti: 13.000 unità formanti colonia per metrocubo (numero delle colonie di batteri) è l’infelice record di una donna che abitava in un monolocale condiviso con due cani e 5 tartarughe d’acqua.

 

 

 

 
 
 

In breve

SERVONO ALTRI STUDI

Come afferma Marina Tesauro del Laboratorio di igiene ambientale del dipartimento di scienze biomediche, chirurgiche e odontoiatriche dell’Università Statale di Milano, “il lavoro fatto è un primo passo: […] ci vogliono studi aggiuntivi, su casistiche più ampie, per capire se e quale rischio esiste per la salute di queste persone”.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Ansia e attacchi di panico verso il termine della gravidanza (gemellare)

02/09/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Gli eventuali disturbi della sfera psichica come depressione, disturbo d'ansia, attacchi di panico richiedono cure mirate anche in gravidanza. Spetta al ginecologo in accordo con lo psichiatra prescrivere la terapia più idonea, tenendo conto che le benzodiazepine non sono consigliabili dal secondo trimestre...  »

Collo dell’utero in gravidanza e variazioni della sua lunghezza

02/09/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Durante la gravidanza il collo dell'utero di norma ha una lunghezza compresa tra 33 e 40 millimetri: è motivo di allarme un raccorciamento dai 25 millimetri in giù.   »

Gravidanza indietro di una settimana secondo l’ecografia: è brutto segno?

26/08/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

La ridatazione ecografica della gravidanza è un'eventualità che di per sé non segnala che qualcosa non va. Spetta comunque al ginecologo che effettua l'ecografia fornire tutte le informazioni del caso.   »

Fai la tua domanda agli specialisti