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Nei bambini l’igiene è importante. Non deve però essere eccesiva. In caso contrario, infatti, invece di proteggere la salute, rappresenta un pericolo. In particolare, può aumentare il rischio di asma e allergie. La conferma arriva da un recente studio, condotto da un gruppo di ricercatori statunitensi, del Johns Hopkins Children’s Center di Baltimora (Stati Uniti), e pubblicato sulla rivista Allergy and Clinical Immunology.
Analizzati quasi 500 bambini
La ricerca ha riguardato 467 bambini americani. Tutti sono stati sottoposti a test per la diagnosi di problemi respiratori, in particolare asma, allergie e broncospasmi. Inoltre, gli autori hanno analizzato il livello di igiene delle loro abitazioni, misurando la quantità di allergeni e batteri presenti. Lo scopo era capire se fra condizioni in cui vivevano i piccoli e rischio di malattie respiratorie vi fosse un qualche legame.
Troppa pulizia non fa bene
Dall’analisi dei risultati è emerso che in effetti il livello di igiene e pulizia delle abitazioni aveva un effetto sulla salute dei bambini. Gli studiosi hanno scoperto che quelli che nel primo anno di vita vivevano in case più sporche, in cui erano state rilevate tracce di escrementi di scarafaggio e di forfora di gatti e topi, presentavano minori probabilità di sviluppare asma, allergie e broncospasmo, rispetto a quelli che vivevano in abitazioni molto pulite.
Più “contatti” nel primo anno di vita
Si è visto, inoltre, che più erano gli allergeni cui venivano esposti i bebè nei primi 12 mesi di vita e minore era il rischio che contraessero allergie. “Questi risultati indicano che non solo molte delle nostre risposte immunitarie si formano nel primo anno di vita, ma anche che alcuni batteri e allergeni svolgono un ruolo importante nello stimolare il sistema immunitario a comportarsi in un certo modo” hanno concluso gli esperti.