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Il bonus bebè regione Sardegna 2023 è un contribuito, sotto forma di assegno mensile, voluto dalla giunta regionale sarda a sostegno delle famiglie con figli ma anche come misura anti-spopolamento. Spetta infatti ai genitori, naturali o affidatari, che risiedono in comuni sardi con meno di 3 mila abitanti. Vediamo insieme a quanto ammonta l’assegno mensile, come richiederlo e quando arriva.
Regione Sardegna aiuti alle famiglie 2023
Con la delibera 19/80 della Giunta regionale del 1° giugno 2023 è stata approvata la concessione di un contributo, versato sotto forma di assegno mensile, per ogni figlio nato, adottato o in affido preadottivo nel corso del 2023, a favore esclusivamente di nuclei familiari che risiedono o trasferiscono la residenza nei Comuni con popolazione inferiore a 3 mila abitanti.
Il contributo viene in aiuto alle famiglie che vedono crescere sempre più le spese per il mantenimento dei figli. Consiste in un assegno di 600 euro mensili per il primo figlio, nato adottato o in affido preadottivo nel 2023, e di 400 euro mensili per ogni figlio successivo al primo. Il bonus viene erogato fino al compimento del 5° anno di età o alla cessazione dell’affido se questa si verifica prima del compimento dei 5 anni.
Il contributo viene offerto a prescindere dell’ISEE del nucleo familiare. Unico requisito è quello di risiedere in un comune sardo con non più di 3 mila abitanti. Questa disposizione ha, infatti, come ulteriore obiettivo quello di concorrere ad arginare il fenomeno dello spopolamento dei piccoli comuni della Sardegna. La situazione dell’isola, infatti, è piuttosto critica visto che anche nel 2023 la Sardegna vanta il triste primato di avere registrato a inizio anno il dato più basso di nuovi nati tra le regioni italiane: 4,9 ogni mille abitanti contro una media nazionale di 6,7. Per il terzo anno consecutivo la Sardegna, unica nel panorama italiano, registra un tasso di fecondità sotto l’uno, pari cioè a 0,95 figli per donna. Valori bassi, 1,09 figli per donna, sono anche quelli di Basilicata e Molise, mentre la regione più feconda è il Trentino Alto-Adige con un valore pari a 1,51 figli per donna. Numeri che confermano in ogni caso come in Italia si possa parlare di una vera e propria emergenza “culle vuote”.
I comuni interessati all’erogazione del bonus bebè Sardegna 2023 sono 276 per uno stanziamento totale di fondi di 20.350.000 euro da ripartire tra i vari Comuni che ne hanno poi la totale gestione. Il contributo è cumulabile con eventuali altre agevolazioni finanziarie per la famiglia come l’assegno unico 2023, il bonus asilo nido 2023 e il welfare aziendale.
Bonus bebè regione Sardegna 2023: come richiederlo
In base alle linee guida allegate alla delibera 19/80 l’ente locale interessato alla misura deve pubblicare un avviso, avendo cura di darne massima diffusione, che consenta agli aventi diritto di presentare la domanda per l’accesso ai contributi. L’avviso deve essere corredato da un modello di domanda nella quale gli interessati dovranno dichiarare di possedere i requisiti per avere diritto al bonus. Possono presentare la domanda i nuclei familiari, composti anche da un solo genitore, per ogni figlio nato, adottato o in affido preadottivo nel 2023. La domanda deve essere inoltrata entro il 16 gennaio 2024.
Per ottenere il bonus i genitori devono essere:
- cittadini italiani o di uno Stato membro dell’Unione Europea o di una nazione non facente parte dell’Unione Europea, in possesso di regolare permesso di soggiorno alla data di pubblicazione dell’avviso da parte del Comune beneficiario dei contributi;
- essere residenti in uno dei comuni della Regione Sardegna che alla data del 31 dicembre 2020 avevano una popolazione inferiore a 3 mila abitanti;
- avere trasferito la residenza in un comune con meno di 3 mila abitanti e mantenerla, per almeno 5 anni, insieme alla dimora abituale;
- avere uno o più figli fiscalmente a carico, nati nel corso del 2023, anche in adozione o affido preadottivo;
- almeno uno dei genitori deve avere la residenza e la coabitazione insieme al bambino;
- non occupare abusivamente un alloggio pubblico;
- essere proprietari di un immobile ubicato nel nuovo Comune di residenza o averne la disponibilità in virtù di un contratto di locazione, di comodato o altro titolo equivalente; l’immobile deve essere destinato a dimora abituale per l’intero periodo di godimento del beneficio.
Se uno di questi requisiti cessa, il bonus viene revocato.
Bonus bebè regione Sardegna 2023: quando arriva
Una volta presentata la domanda entro la scadenza del 16 gennaio 2024, il Comune verifica il possesso dei requisiti necessari e la veridicità di quanto dichiarato dai richiedenti. I bonus vengono poi assegnati fino a esaurimento delle risorse disponibili. Il contributo viene erogato dalla data di nascita del minore (se il o i genitori già risiedono nel Comune) o dalla data di trasferimento della residenza nel Comune. L’assegno mensile viene erogato dal Comune tramite accredito sull’Iban indicato nel modulo di domanda.