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La questione della bassa natalità in Italia è avvalorata da dati decisamente chiari: basti pensare che lo sostiene ben l’88,7% degli specialisti, tra ginecologi, andrologi e urologi. Ma perché le coppie non fanno più figli? Le motivazioni sembrano essere per la maggior parte di tipo economico. Primo imputato della bassa natalità in Italia: la crisi.
Lo studio del Censis
A indagare le ragioni della bassa natalità in Italia, è stato il Censis attraverso una ricerca condotta insieme alla Fondazione Ibsa e a medici specialisti. Lo studio si è focalizzato in particolare sulle ragioni dell’infertilità, condizione in aumento sia nella popolazione femminile sia in quella maschile.
Scarsità di screening
Come sostiene il dottor Giuseppe Zizzo, segretario della Fondazione Ibsa, il problema principale per i pazienti (e quindi per un significativo campione della popolazione) è la mancanza di strumenti e occasioni di screening sia per le donne sia per gli uomini. Ciò che manca è l’approfondimento della tematica dell’infertilità, la libertà nel poterla esporre e nel poter avviare un confronto su larga scala. La bassa natalità in Italia è, dunque, un tema piuttosto complesso.
Un rapporto di fiducia
Per migliorare le condizioni di fertilità della popolazione e porre al centro il problema della bassa natalità in modo costruttivo, è bene che tutto abbia inizio dal rapporto medico-paziente, che dovrebbe basarsi sulla massima fiducia. Da parte del medico, poi, sarebbe auspicabile l’offerta di un approccio diverso, più completo. Dalle indagini risulta che i pazienti gradirebbero anche sedute di counseling prima di decidere se mettere al mondo un figlio e dopo aver preso questa importante decisione. Insomma, decidere di avere un figlio dovrebbe diventare una questione paradossalmente più “sociale” che di coppia.