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Bambini e montagna è un binomio affascinante, da gestire però con buon senso. Una vacanza invernale in montagna è l’occasione per un’esperienza indimenticabile.
Freddo, luce intensa, i primi approcci con gli sport sulla neve richiedono però attenzione e prudenza. In questo modo, tra bambini e montagna potrà nascere un rapporto meraviglioso che continuerà anche più avanti con gli anni. Vediamo insieme come gestire le prime esperienze sulla neve.
Rischi e benefici per i bambini in montagna
Una vacanza in montagna rappresenta una fonte di benessere per i bambini, ma comporta anche qualche rischio per la salute, legato all’altitudine, alle temperature più rigide, all’irradiazione solare intensa.
I benefici della montagna per i bambini
I piccoli sono più attivi. I primi approcci allo sci e al pattinaggio, le camminate sui sentieri comportano dispendio energetico, anche il semplice giocare all’aperto in inverno attivano il sistema neuromuscolare, bruciano calorie e regolano la sensazione dell’appetito.
La respirazione migliora. In montagna l’aria è più pura e priva di inquinanti e allergeni. Le mucose delle vie respiratorie si disinfiammano rapidamente, i sintomi di eczemi e dermatiti si attenuano.
I bimbi riposano meglio. L’attività fisica, la vita all’aria aperta, la luce stimolano la produzione di endorfine e regolano i ritmi circadiani, rendendo i bambini più svegli al mattino e predisposti a un buon sonno nelle ore notturne.
La digestione è più semplice. L’appetito dei piccoli in montagna può aumentare, ma la digestione avviene più facilmente grazie all’attività fisica e alla presenza di ioni negativi che esercitano un’azione stimolante sull’apparato digestivo.
I possibili rischi della montagna
Attenzione al freddo intenso. È vero che sono i virus e non il freddo a far ammalare i bambini, ma le temperature molto basse possono favorire malanni come raffreddore, influenza, bronchiolite. Infatti il freddo intenso paralizza le ciglia vibratili che rivestono le vie respiratorie e questo può favorire l’ingresso dei germi.
La luce solare è forte. In alta montagna i raggi solari sono forti e il riverbero sulla neve li rende ancora più intensi. È bene proteggere gli occhi dei bambini con occhiali o mascherine adatte alla loro età.
Occorre proteggere la pelle. Il freddo intenso e il sole possono svolgere un’azione irritante sulla cute delicata dei bambini, perché impoveriscono il sottile strato di acqua e grassi che la difende. Un prodotto protettivo e nutriente va applicato con regolarità.
Sport da praticare solo in sicurezza. I piccoli che si avvicinano per la prima volta ad attività come sci e pattinaggio andrebbero seguiti da istruttori esperti. Inoltre, devono indossare le protezioni previste dalla legge.
Il Decalogo per la sicurezza in montagna
La montagna è un ambiente ideale per rafforzare il legame bambino-genitori, promuovere esperienze di inclusione emotiva, stimolare il benessere psicofisico. Inoltre, favorisce l’attenzione e il rispetto per l’ambiente fin dai primi anni di vita.
Per godere appieno dei benefici della montagna e ridurre i rischi, il Gruppo di Studio Pediatria di Montagna della Società italiana di pediatria con la collaborazione della Commissione Centrale Medica del Cai hanno messo a punto un decalogo per i genitori.
Ecco le regole da ricordare.
- Quando ci si reca in montagna con un bambino piccolo è importante tenere conto delle sue esigenze di igiene, nutrimento e riposo. Si deve quindi provvedere a portare pappe in contenitori termici, assicurarsi di avere pannolini per il cambio e di poter accedere a rifugi dove nutrire e cambiare il piccolo in tranquillità.
- Un bambino piccolo ha un sistema di adattamento alla temperatura molto diverso da quello degli adulti. Attenzione quindi al freddo e al rischio di ipotermia, utilizzando abbigliamento termico, creme di protezione solare, occhiali da sole e copricapo per evitare la dispersione del calore.
- Non c’è motivo per coinvolgere i bambini nella sfida alle cime ad altitudini per le quali occorrono una preparazione e un allenamento che i piccoli non possiedono. Per esempio, è bene evitare di sottoporre i bambini ai rapidi cambiamenti di quota, in funivia e talvolta anche in macchina, prima dell’età scolare. Il cambio di pressione può infatti causare dolore alle orecchie e favorire talvolta le otiti.
- Con i lattanti e, in generale, bambini della prima infanzia è bene evitare di salire o scendere velocemente da quote superiori ai 1600 metri. Il consiglio è valido in particolare se si hanno bimbi nati prematuri, soggetti a malattie respiratorie o cardiache oppure che rischiano anemia.
- Se si sale rapidamente in quota, soprattutto sopra i 2500 metri e specialmente se il bambino presenta già stanchezza, oppure se fa molto freddo, può comparire il mal di montagna. Questo malessere è caratterizzato da sintomi come stanchezza intensa, irritabilità, cefalea, nausea, inappetenza, vomito e disturbi del sonno. In presenza di tali malesseri è opportuno scendere a quote inferiori.
- In montagna, soprattutto in estate, è necessario prestare attenzione alle punture da insetti, specie quelle da imenotteri (come api e vespe) soprattutto se il bambino è allergico e ha già avuto reazioni. In questo caso anche in montagna è necessario avere con sé i farmaci salvavita come l’adrenalina, l’antistaminico e il cortisone ed essere preparati all’uso corretto dei farmaci che devono essere sempre presenti nello zaino.
- Gli occhi e la pelle dei piccoli vanno protetti dai raggi solari con occhiali adatti e con l’applicazione di creme solari ad alto indice protettivo.
- I bambini sono sensibili al freddo: se trasportati a lungo negli zainetti preposti vanno coperti maggiormente perché l’immobilità può causare ipotermia. Ogni tanto dovrebbero camminare se possibile almeno per brevi tratti.
- In montagna occorre un abbigliamento adatto con capi tecnici, adatti al clima. Per sicurezza è bene avere nello zaino indumenti asciutti di riserva e una mantellina o un piccolo ombrello.
- L’alimentazione e l’idratazione sono importanti. Lo stimolo della sete può essere meno intenso ma è essenziale offrire spesso acqua o bevande arricchite in sali minerali e a basso contenuto di zuccheri. è importante assicurarsi di avere scorte di liquidi e cibi solidi in caso di escursioni.