Bambini e montagna: come viverla in sicurezza

Roberta Raviolo A cura di Roberta Raviolo Pubblicato il 27/12/2024 Aggiornato il 27/12/2024

La montagna, in tutte le stagioni, può dare tanto ai nostri bambini in termini di benefici psicofisici ed emotivi. È però essenziale farla conoscere ai più piccoli nel modo giusto, rispettando le necessità del loro organismo ancora delicato. Ecco i consigli dei pediatri e degli esperti del CAI.

Bambini e montagna: come viverla in sicurezza

Bambini e montagna è un binomio affascinante, da gestire però con buon senso. Una vacanza invernale in montagna è l’occasione per un’esperienza indimenticabile.

Freddo, luce intensa, i primi approcci con gli sport sulla neve richiedono però attenzione e prudenza. In questo modo, tra bambini e montagna potrà nascere un rapporto meraviglioso che continuerà anche più avanti con gli anni. Vediamo insieme come gestire le prime esperienze sulla neve.

Rischi e benefici per i bambini in montagna

Una vacanza in montagna rappresenta una fonte di benessere per i bambini, ma comporta anche qualche rischio per la salute, legato all’altitudine, alle temperature più rigide, all’irradiazione solare intensa.

I benefici della montagna per i bambini

I piccoli sono più attivi. I primi approcci allo sci e al pattinaggio, le camminate sui sentieri comportano dispendio energetico, anche il semplice giocare all’aperto in inverno attivano il sistema neuromuscolare, bruciano calorie e regolano la sensazione dell’appetito.

La respirazione migliora. In montagna l’aria è più pura e priva di inquinanti e allergeni. Le mucose delle vie respiratorie si disinfiammano rapidamente, i sintomi di eczemi e dermatiti si attenuano.

I bimbi riposano meglio. L’attività fisica, la vita all’aria aperta, la luce stimolano la produzione di endorfine e regolano i ritmi circadiani, rendendo i bambini più svegli al mattino e predisposti a un buon sonno nelle ore notturne.

La digestione è più semplice. L’appetito dei piccoli in montagna può aumentare, ma la digestione avviene più facilmente grazie all’attività fisica e alla presenza di ioni negativi che esercitano un’azione stimolante sull’apparato digestivo.

I possibili rischi della montagna

Attenzione al freddo intenso. È vero che sono i virus e non il freddo a far ammalare i bambini, ma le temperature molto basse possono favorire malanni come raffreddore, influenza, bronchiolite. Infatti il freddo intenso paralizza le ciglia vibratili che rivestono le vie respiratorie e questo può favorire l’ingresso dei germi.

La luce solare è forte. In alta montagna i raggi solari sono forti e il riverbero sulla neve li rende ancora più intensi. È bene proteggere gli occhi dei bambini con occhiali o mascherine adatte alla loro età.

bambino montagna

Occorre proteggere la pelle. Il freddo intenso e il sole possono svolgere un’azione irritante sulla cute delicata dei bambini, perché impoveriscono il sottile strato di acqua e grassi che la difende. Un prodotto protettivo e nutriente va applicato con regolarità.

Sport da praticare solo in sicurezza. I piccoli che si avvicinano per la prima volta ad attività come sci e pattinaggio andrebbero seguiti da istruttori esperti. Inoltre, devono indossare le protezioni previste dalla legge.

Il Decalogo per la sicurezza in montagna

La montagna è un ambiente ideale per rafforzare il legame bambino-genitori, promuovere esperienze di inclusione emotiva, stimolare il benessere psicofisico. Inoltre, favorisce l’attenzione e il rispetto per l’ambiente fin dai primi anni di vita.

Per godere appieno dei benefici della montagna e ridurre i rischi, il Gruppo di Studio Pediatria di Montagna della Società italiana di pediatria con la collaborazione della Commissione Centrale Medica del Cai hanno messo a punto un decalogo per i genitori.

bimbi in autunno in montagna

Ecco le regole da ricordare.

  1. Quando ci si reca in montagna con un bambino piccolo è importante tenere conto delle sue esigenze di igiene, nutrimento e riposo. Si deve quindi provvedere a portare pappe in contenitori termici, assicurarsi di avere pannolini per il cambio e di poter accedere a rifugi dove nutrire e cambiare il piccolo in tranquillità.
  2. Un bambino piccolo ha un sistema di adattamento alla temperatura molto diverso da quello degli adulti. Attenzione quindi al freddo e al rischio di ipotermia, utilizzando abbigliamento termico, creme di protezione solare, occhiali da sole e copricapo per evitare la dispersione del calore.
  3. Non c’è motivo per coinvolgere i bambini nella sfida alle cime ad altitudini per le quali occorrono una preparazione e un allenamento che i piccoli non possiedono. Per esempio, è bene evitare di sottoporre i bambini ai rapidi cambiamenti di quota, in funivia e talvolta anche in macchina, prima dell’età scolare. Il cambio di pressione può infatti causare dolore alle orecchie e favorire talvolta le otiti. 
  4. Con i lattanti e, in generale, bambini della prima infanzia è bene evitare di salire o scendere velocemente da quote superiori ai 1600 metri. Il consiglio è valido in particolare se si hanno bimbi nati prematuri, soggetti a malattie respiratorie o cardiache oppure che rischiano anemia.
  5. Se si sale rapidamente in quota, soprattutto sopra i 2500 metri e specialmente se il bambino presenta già stanchezza, oppure se fa molto freddo, può comparire il mal di montagna. Questo malessere è caratterizzato da sintomi come stanchezza intensa, irritabilità, cefalea, nausea, inappetenza, vomito e disturbi del sonno. In presenza di tali malesseri è opportuno scendere a quote inferiori. 
  6. In montagna, soprattutto in estate, è necessario prestare attenzione alle punture da insetti, specie quelle da imenotteri (come api e vespe) soprattutto se il bambino è allergico e ha già avuto reazioni. In questo caso anche in montagna è necessario avere con sé i farmaci salvavita come l’adrenalina, l’antistaminico e il cortisone ed essere preparati all’uso corretto dei farmaci che devono essere sempre presenti nello zaino.
  7. Gli occhi e la pelle dei piccoli vanno protetti dai raggi solari con occhiali adatti e con l’applicazione di creme solari ad alto indice protettivo.
  8. I bambini sono sensibili al freddo: se trasportati a lungo negli zainetti preposti vanno coperti maggiormente perché l’immobilità può causare ipotermia. Ogni tanto dovrebbero camminare se possibile almeno per brevi tratti.
  9. In montagna occorre un abbigliamento adatto con capi tecnici, adatti al clima. Per sicurezza è bene avere nello zaino indumenti asciutti di riserva e una mantellina o un piccolo ombrello.
  10. L’alimentazione e l’idratazione sono importanti. Lo stimolo della sete può essere meno intenso ma è essenziale offrire spesso acqua o bevande arricchite in sali minerali e a basso contenuto di zuccheri. è importante assicurarsi di avere scorte di liquidi e cibi solidi in caso di escursioni. 
 
 
 

In breve

I pediatri e gli esperti del Club Alpino Italiano forniscono consigli importanti per un buon rapporto tra bambini e montagna. Per godere al massimo dei benefici è importante rispettare i ritmi dei più piccoli, assicurare loro comfort durante il gioco all’aperto e le camminate, non raggiungere altitudini eccessive.

 

 

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