Baby sitter: 10 consigli per capire se è brava

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 28/05/2013 Aggiornato il 18/09/2024

  È la preoccupazione principale dei genitori quando la mamma deve rientrare al lavoro e non ci sono nonni disponibili a tempo pieno. Ecco come valutare la baby sitter in 10 consigli

Baby sitter: 10 consigli per capire se è brava

Secondo recenti stime, ben il 17 per cento dei bambini italiani tra 0 e 10 anni è accudito da una baby-sitter con la quale trascorre più tempo che con la mamma. Per questo è bene spendere tutte le energie e il tempo necessario per la scelta della baby sitter, seguendo i consigli giusti. Sapere valutare la candidata ideale, non è sempre facile, tanto più se si è alla prima esperienza di genitori. Ecco quindi, per la scelta della baby sitter, un elenco di 10 consigli utili.

I primi cinque valgono per la fase di selezione mentre gli altri sono utili per valutare come si comporta una volta inserita in casa. Vediamoli tutti:

1)Non troppo giovane o troppo anziana

Il compito della baby-sitter è di estrema responsabilità per cui è meglio scegliere una persona matura e affidabile che abbia, quantomeno, più di diciotto anni e una certa esperienza. È meglio, però, che non sia troppo anziana, perché in questo caso potrebbe non avere le energie necessarie per seguire bene il bambino.

2) Referenziata

Anche in caso la tata sia stata indicata da un’agenzia specializzata, è bene controllare personalmente le referenze. Se, invece, la candidata è alla sua prima esperienza o non può fornire presentazioni, occorre assumere quantomeno informazioni relative alla sua vita e verificare la sua attitudine e il suo coinvolgimento emotivo con i bambini.

3) Affettuosa e autorevole

La baby-sitter deve essere sempre affettuosa e tollerante. Queste sono le caratteristiche fondamentali perché il piccolo possa sentirsi rassicurato nelle ore in cui è lontano dalla mamma e dal papà. La tata ha, però, anche il compito di educare il bimbo. Ciò significa che, nel pieno rispetto delle linee educative stabilite dai genitori, deve sapere dare delle regole e soprattutto farle rispettare.

4) Non saltuaria

Inevitabilmente tra il bimbo e la baby-sitter nascerà un legame affettivo molto importante che sarebbe bene non interrompere, cambiando spesso la tata, per non destabilizzare il piccolo in una fase molto delicata del suo sviluppo emotivo. È quindi meglio chiarire fin dall’inizio se la candidata può garantire una presenza costante e prolungata nel tempo.

5) Sorridente e attenta 

Nel corso del colloquio, è un ottimo segno se la baby-sitter sorride ed è molto interessata al piccolo, lo accarezza, gli parla, cerca di prenderlo in braccio: significa che è aperta e soprattutto cerca di trasmettergli affetto. Anche se chiede notizie circa i suoi giochi preferiti, le eventuali paure o abitudini, i gusti alimentari: si tratta di una persona sensibile e attenta che mette in primo piano i bisogni del piccolo e desidera farlo stare al meglio.

6) Da valutare dopo il primo mese

Anche quando la scelta è fatta, bisogna prestare molta attenzione al periodo di adattamento del bambino. All’inizio, infatti, è normale che il piccolo stenti ad abituarsi alla baby-sitter; se, però,  dopo un mese fa ancora i capricci oppure è triste e svogliato quando rimane solo con lei, significa che c’è qualcosa che non va.

7) Un supporto da valorizzare

Può accadere che tra il piccolo e la tata si instauri un legame di vero affetto che rischia di scatenare la gelosia della mamma. Si tratta di un sentimento normale che, però, la mamma dovrebbe cercare di tenere a freno. Il fatto che il bimbo sia affezionato alla baby-sitter, anzi, dovrebbe farle piacere e rassicurarla circa il fatto che non sente la sua mancanza quando è lontana da casa.

8) Adattabile e flessibile

Occorre fare attenzione al comportamento della tata. Se, per esempio, va sempre di fretta, è eccessivamente attenta agli orari ed è molto rigida, probabilmente vive con insofferenza il proprio lavoro ed è certamente più attenta alle sue esigenze che a quelle della famiglia per cui lavora.

9) Ricettiva in caso di emergenza

In caso di necessità, poi, la baby-sitter deve saper intervenire in modo adeguato e pronto. Il bambino, infatti, potrebbe scottarsi, battere la testa, ingoiare qualcosa. È importante, quindi, accertarsi che la tata riesca a fronteggiare ogni situazione, anche quelle impreviste senza perdere la calma o farsi prendere dall’ansia.

10) Brava esecutrice delle regole genitoriali

È fondamentale che la baby-sitter si attenga a quanto stabilito dai genitori, per la dieta, l’educazione e tutto ciò che riguarda la gestione del bimbo. Se fa troppo di testa propria, non ascoltando le volontà di mamma e papà, si incrina inevitabilmente il rapporto di fiducia.

 

 
 
 

In breve

La scelta della babysitter passa per un elenco di caratteristiche imprescindibili che la rendano affidabile agli occhi dei genitori e che non sono trascurabili.

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