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I nonni sono meno rigidi dei genitori in fatto di educazione dei bambini, specialmente quando si tratta di cibo o, più di preciso, di dolcetti e ghiottonerie varie. Questo lassismo, che peraltro non avevano dimostrato con i figli, può avere ripercussioni negative sulla salute dei piccoli che rischiano il sovrappeso. È quanto evidenziato da una ricerca condotta dall’Università di Glasgow che mette in guardia dai nonni che viziano troppo.
Lo studio internazionale
I ricercatori scozzesi hanno preso in esame 56 studi provenienti da 18 paesi, tra cui Gran Bretagna, Stati Uniti, Cina e Giappone, con l’obiettivo di individuare l’effetto che la presenza continuativa dei nonni che viziano i nipoti può determinare sulla salute dei bambini. È emerso che i nonni che viziano troppo hanno la spiccata tendenza a offrire ai bambini alimenti troppo ricchi di zuccheri e di grassi e a trasformare il cibo in un mezzo per mostrare affetto e riceverne in cambio. Quanto ai genitori, pur essendo spesso consapevoli che certi concessioni non dovrebbero essere fatte, si sentono in difficoltà a intervenire con decisione, specialmente quando i nonni rappresentano per loro un supporto irrinunciabile.
Altri comportamenti a rischio
Oltre a non garantire ai nipotini “una sana alimentazione” (pochi grassi e pochi dolciumi), i nonni a volte arrivano a fumare in loro presenza e questa cattiva abitudine è fonte di contrasti con i genitori i quali vorrebbero venisse abbandonata. Fortuna vuole che esistano anche nonni attenti al benessere dei bambini, che rinunciano definitivamente alle sigarette per non esporre i piccoli al fumo passivo, seguono le indicazioni dei genitori e incoraggiano i bambini a non mangiare dolci e a non stare ora davanti alla tv, ma a fare movimento perché loro stessi conducono una vita attiva.
Le regole per una pacifica convivenza
Sia i genitori sia i nonni dovrebbero, insomma, attenersi ad alcune indicazioni generali che da un lato favoriscono un’armonica crescita fisica ed emotiva dei bambini dall’altro assicurano un rapporto disteso tra adulti.
- I nonni devono attenersi con scrupolo alle regole “base” dettate dai genitori, sia per l’alimentazione sia per l’educazione.
- I nonni non devono mai e in nessun caso mettere in discussione l’autorità dei genitori, per esempio criticando apertamente il loro operato e le loro prescrizioni.
- I nonni non devono sostituirsi ai genitori né cercare di esautorarli; tuttavia, specialmente se si occupano del bambino a tempo pieno, hanno il diritto di dire la loro sulle questioni che lo riguardano, a patto di farlo con pacatezza e a tu per tu con i genitori.
- I genitori devono essere gentili con i nonni e cercare, almeno negli ambiti più marginali (l’abbigliamento, per esempio), di tenere conto della loro opinione.
- I genitori hanno diritto di essere fermi nell’esigere il rispetto delle loro regole fondamentali: cosa dar da mangiare al bambino, quanta televisione fargli vedere, quali “no” (semplici e giusti) imporgli, come comportarsi davanti a lui (non fumare, non fargli vedere programmi inadatti).
- I genitori non devono mai criticare quello che fanno i nonni in presenza del bambino, perché questa eventualità potrebbe disorientarlo. Possono invece discutere con loro (pacatamente) per affermare le loro ragioni senza mai sottrarsi all’ascolto delle loro.