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Le apnee notturne sono pericolose per i piccoli così come per i grandi. I segnali di allarme che possono indicare la presenza di apnee notturne sono diversi. E non vanno sottovalutati, ma anzi dovrebbero indurre chi ne soffre o i loro familiari a rivolgersi a un otorinolaringoiatra che saprà consigliare sul da farsi oppure a un esperto di disturbi ostruttivi del sonno. Perché il cuore a causa di questo disturbo può sovra-affaticarsi ed esporre chi soffre di questo disturbo a rischi cardio-cerebrovascolari.
Apnee e ipoapnee
A spiegarlo è Rosario Cerruto, esperto di disturbi ostruttivi del sonno e responsabile del Servizio di Otorinolaringoiatria del Gruppo Ini-Istituto Neurotraumatologico Italiano: “La sindrome delle apnee istruttive del sonno, chiamata anche in sigla Osas, è una condizione morbosa caratterizzata da ripetute interruzioni temporanee della respirazione durante il sonno (apnee) o rallentamenti del flusso aereo nelle alte vie respiratorie di almeno il 30% (ipoapnee). Negli adulti si parla di Osas quando la frequenza delle apnee/ipoapnee è uguale o superiore a 5 ogni ora e ciascun evento ha una durata maggiore a 10 secondi. Nel bambino si ha positività per la patologia già anche con un episodio ogni ora”.
I sintomi nei bambini
Nei bambini, oltre in genere al sonno disturbato con frequenti risvegli, si riscontrano problemi neurocomportamentali, iperattività, difficoltà nell’apprendimento, riduzione dell’attenzione e irritabilità.
… e negli adulti
Nei grandi si possono notare stanchezza diurna, emicrania mattutina, affaticamento, sonnolenza e difficoltà di concentrazione di giorno, e russamento, sete, bocca secca, senso di soffocamento, sonno disturbato con risvegli improvvisi di notte.
Più uomini che donne
La sindrome delle apnee notturne colpisce uomini e donne, adulti e bambini, con percentuali più alte nel sesso maschile: 13-14,3% contro il 5-6% di quello femminile. Negli adulti si supera il 15% fra gli over 70. Oltre l’85% di chi soffre di questo disturbo non si è mai sottoposto a un controllo specifico, anche se la presenza di questa sindrome può pregiudicare la qualità della vita e avere effetti dannosi sulla salute, se non diagnosticata in tempo, soprattutto a livello cardio-cerebrovascolare.
Diagnosi precoce fondamentale
“In caso di apnee notturne la diagnosi precoce è fondamentale: se la patologia è ancora in fase di insorgenza la terapia può infatti portare a risultati di guarigione verso le complicanze cardio-cerebrovascolari”, spiega Cerruto. Le apnee e le ipoapnee sono infatti causate da ostruzioni complete o parziali delle prime vie aeree durante il sonno con conseguente ipossia (riduzione dell’ossigeno nel sangue), ipercapnia (aumento dell’anidride carbonica nel sangue) e frammentazione del sonno, tutti fattori che possono determinare l’aumento della coagulabilità del sangue con aumento del rischio di trombosi, evento molto grave.