Direttore Scuola di Specialità di Ostetricia e Ginecologia UniMi
Direttore Ostetricia & Ginecologia
Ospedale San Paolo – Polo Universitario
ASST Santi Paolo e Carlo
Via A di Rudinì, 8 – 20142 Milano
Su BimbiSanieBelli.it risponde a domande sulle gravidanze patologiche, cioè complicate da problemi precedenti il concepimento o subentrati a gestazione iniziata.
La placenta previa è una condizione clinica non infrequente che i ginecologi sono abituati a gestire, quindi non si deve avere paura in vista del parto, anche se è vero che richiede attenzione e prudenza. »
In caso di placenta troppo vicina all'oreficio uterino interno si opta per il taglio cesareo, che consente di partorire senza correre i rischi a cui espone una placenta "bassa" durante il travaglio. »
Non ha molto senso effettuare l'ecografia troppo precocemente perché il rischio è quello di non vedere l'embrione, anche quando tutto procede per il meglio. Conviene, dunque, aspettare l'epoca della gravidanza in cui l'ecografia, se tutto va bene, individua il bimbo di sicuro. »
Il valore della gonadotropina corionica umana è variabilissimo, ma quello che conta quando si arriva in ottava settimana è il risultato dell'ecografia. »
Non c'è alcuna ragione per entrare in allarme se il flusso mestruale, mentre ancora si allatta, è di quantità inferiore rispetto a quella di prima del parto. »
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Gli Specialisti rispondono Le domande della settimana
I "distacchi" a inizio della gravidanza sono comuni e, soprattutto se viene già rilevata l'attività cardiaca dell'embrione, non impediscono la buona evoluzione della gravidanza. Il riposo a letto è ininfluente nel bene e nel male. »
La posizione della camera gestazionale in prossimità della cicatrice nei primissimi tempi della gravidanza è inevitabile perché l'utero è ancora di piccole dimensioni. »