Professor Augusto Enrico Semprini, specialista in ostetricia e ginecologia a Milano. Risponde a tutti i dubbi relativi agli argomenti gravidanza, infertilità, contraccezione.
Pubblicato il 01/02/2023Aggiornato il 20/09/2024
Argomenti trattati
Professor Augusto Enrico Semprini, specialista in ostetricia e ginecologia a Milano.
Risponde a tutti i dubbi relativi agli argomenti gravidanza, infertilità, contraccezione.
Se il test di gravidanza non rileva l'ormone beta-hCG e quindi risulta negativo, significa che la gravidanza, che pure era iniziata, si è interrotta. »
Una donna di 34 anni, che ha già avuto figli e nell'arco di 9 mesi non riesce ad avviare la terza gravidanza, dovrebbe effettuare controlli volti a stabilire se l'apparato genitale è ancora efficiente sotto il profilo della fertilità. »
Se il parto sarà cesareo, il bambino non corre alcun rischio di essere contagiato dall'herpes genitale al momento della nascita. Se poi la possibilità che l'infezione sia stato contratta dalla futura mamma è praticamente inesistente non c'è davvero da nutrire alcuna paura. »
Se l'embrione è sano non vi è ragione di pensare che i rapporti sessuali, compresi quelli che avvengono con la penetrazione, interferiscano sul buon andamento della gravidanza. »
Esistono test specifici che consentono di appurare se nelle perdite vaginali sono presenti tracce di liquido amniotico: effettuarle in alcuni casi è opportuno. »
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Gli Specialisti rispondono Le domande della settimana
Una differenza di appena 5 giorni tra la settimana di gravidanza individuata in base al calcolo ostetrico (che conta le 40 settimane di gravidanza a partire dalla data di inizio dell'ultima mestruazione) e quanto rilevato dall'ecografia non è significativa, tant'è che non suggerisce di ridatare la gravidanza.... »
Per quanto strano possa sembrare, a volte certi sintomi manifestati da un bambino già grandicello sono psicosomatici, cioè sono causati da un problema di tipo emotivo-comportamentale. »
In generale, per le donne in gravidanza, si consiglia un apporto di carboidrati che varia dal 45 al 60% dell'apporto calorico totale giornaliero. Questo significa che se una donna in attesa ha un fabbisogno di 2.200 Kcal al giorno, tra 990 e 1.320 Kcal dovrebbero provenire dai carboidrati. »