Dottoressa Elisa Valmori, ginecologa, consulente del Filo Rosso ASM, collabora con la Fondazione Moscati di Buccinasco.
Pubblicato il 17/07/2018Aggiornato il 20/09/2024
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Dottoressa Elisa Valmori, ginecologa, risponde al servizio di consulenza telefonicaFilo Rosso ASM (Associazione per lo Studio delle Malformazioni) e collabora con la Fondazione Moscati di Buccinasco. E’ mamma di otto bambini (5 maschi e 3 femmine). Avrebbe voluto fare il medico in Africa, ma (per ora) le è impossibile. Al riguardo lei dice: “Non sono riuscita ad andare in Africa, allora l’Africa è venuta da me”. Molte delle sue pazienti sono infatti giunte da laggiù.
Risponde a qualsiasi domanda sull’impiego di medicine, alimenti, prodotti cosmetici in gravidanza e in allattamento.
Il Curriculum Vitae della Dottoressa Elisa Valmori
Sintesi Studi
2006: Università degli studi di Milano, Milano (Italia) – Laurea magistrale in Medicina e Chirurgia
2015: Università degli studi di Milano – Azienda ospedaliera “San Paolo”, Milano (Italia) – specializzazione in Ginecologia e Ostetricia, con tesi dal titolo “Assistenza al parto in Autonomia Ostetrica: esiti materni e fetali”
Esperienze professionali 2015-oggi: Collaborazione presso il Consultorio familiare “Consorzio SIR”di via Bazzi 68, Milano (tel. 02-8440451) come specialista ambulatoriale
2015-oggi: Collaborazione per conto di ASM onlus al servizio telefonico di consulenza su farmaci in gravidanza e allattamento (Filo Rosso) presso la Clinica Ostetrica-Ginecologica ASST Santi Paolo e Carlo di Milano (tel. 02-8910207, martedì e venerdì ore 09:30-14:00)
2016-oggi: Collaborazione presso il Consultorio decanale di via San Martino, 13, Magenta (tel.0297291832) come specialista ambulatoriale
2018-oggi: Settimo Milanese (Italia) – Libera professione presso studio ginecologico di via Libertà 35
Pubblicazioni
SGI 2008 poster inerente il management conservativo mediante amnioinfusione in caso di rottura pretermine prematura delle membrane
Fonti / Bibliografia
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Se nel corso dei nove mesi si teme di aver contratto un'infezione da streptococco in gola conviene rivolgersi al proprio medico di famiglia per sottoporsi a una visita "tradizionale". »
La mancanza dei sintomi caratteristici della gravidanza non deve affatto suggerire che qualcosa non va, visto che si tratta di un'eventualità possibile anche quando tutto procede per il meglio. »
E' grazie alle ecografie di controllo che si possono avere rassicurazioni certe sull'andamento della gravidanza, ma ci sono segnali lanciati dal corpo che possono fornire elementi per stare tranquille. »
Il bicarbonato non presenta alcuna controindicazione durante i nove mesi di gravidanza, quindi è un ottimo alleato per un'adeguata detersione dei vegetali, specialmente se da consumare crudi. »
Non ci sono rischi per il feto, se nei primi mesi di gravidanza si assumono bibite gassate, tuttavia è sempre bene non esagerare perché sono ricche di zuccheri semplici e, quindi, favoriscono il sovrappeso e l'aumento eccessivo della glicemia. »
Per scongiurare il rischio di toxoplasmosi e, allo stesso tempo, non rinunciare ai benefici che derivano dal consumo di frutta e verdura crudi basta sottoporli a un lavaggio accurato. »
Si può ben sperare che un'anomalia scheletrica rilevata nel feto con l'ecografia non sia segnale di nulla di grave, se i risultati dell'amniocentesi sono confortanti. »
La mancanza di un'ovaia non preclude affatto la possibilità di dare inizio a una gravidanza, quindi non bisogna scoaggiarsi se il bimbo non si annuncia dopo un unico tentativo. »
Nel caso in cui il controllo ecografico evidenzi un'alterazione scheletrica nel feto, è necessario effettuare ulteriori accertamenti per poter contare su una diagnosi certa. »
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A un bambino che si rifiuta di mangiare la maggior parte dei cibi che gli vengono proposti non deve essere data come alternativa nutrirsi con snack di vario tipo. Bisogna invece rimanere fermi nella decisione di continuare a proporgli solo quanto è giusto assuma per crescere bene. »
Se il medico che effettua l'ecografia morfologica non rileva anomalie, non ha senso arrovellarsi sul referto. Se ci fosse stato qualcosa che non va sarebbe stato comunicato. In Inghilterra non vengono rilasciati alle pazienti i risultati degli esami proprio per evitare preoccupazioni inutili a chi non... »
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