Il Dottor Leo Venturelli, pediatra di famiglia, è il responsabile dell’educazione alla salute della SIPPS (Società italiana di pediatria preventiva e sociale). Sul sito BimbiSanieBelli.it risponde alle domande relative alle cure e alle malattie del bambino.
Premesso che non è opportuno proiettare luci forti sugli occhi di una neonata, se non ci sono state reazioni immediate si può stare tranquilli perché non accadrà più nulla. »
Gli starnuti possono essere sintomo di un raffreddore o di un'allergia. Se sono frequenti nell'arco di una giornata e persistono per giorni è bene consultare il pediatra. »
Una mamma che non ce la fa più ad allattare di notte un bambino già gradicello, ha tutto il diritto di smettere di farlo senza per questo sentirsi in colpa. »
Se da sempre una bimba ha poco appetito e cresce di conseguenza, si è autorizzati a credere che si tratti di una caratteristica "costituzionale", che non richiede particolari indagini. Spetta comunque al pediatra curante decidere sull'opportunità di indagare. »
Una mamma che allatta può sottoporsi alla vaccinazione anti Covid-19 anche se dopo alcuni giorni il suo bambino dovrà effettuare la prima vaccinazione esavalente. »
Per capire se particolari comportamenti di un neonato rientrano nella normalità o sono segno di un problema, è necessario un controllo pediatrico "dal vivo". »
Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.
Il vaccino antinfluenzale è fortemente raccomandato alle donne che aspettano un bambino, perché contrarre l'influenza in gravidanza può esporre a gravi rischi. »
Il fatto di rimanere incinta subito dopo aver subito un'interruzione spontanea della gravidanza esprime un'ottima fertilità di coppia, tuttavia non garantisce che tutto vada a buon fine. »
A volte è la particolare conformazione delle tube di Eustachio (i tubicini che collegano l'orecchio al naso) a favorire la ricorrenza delle otiti, tuttavia con la crescita tutto si risolve. »
Le benzodiazepine sarebbero proprio da evitare in gravidanza in quanto tendono a dare dipendenza farmacologica e crisi di astinenza sia alla mamma che al nascituro. Esiste a un farmaco migliore che agisce sullo stesso recettore delle benzodiazepine (quindi in modo analogo a Lorazepam) senza però dare... »