Dottor Carlo Efisio Marras

Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università di Cagliari, è direttore dell'unità pediatrica dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma.

Carlo Efisio MarrasNel 2000 ha ottenuto la specializzazione in Neurochirurgia presso l’Università degli Studi di Milano ed è diventato Dirigente Medico presso l’Istituto Nazionale Neurologico Carlo Besta di Milano dove ha svolto il programma di chirurgia oncologica, dell’epilessia e dei disturbi del movimento sia dell’adulto che del bambino. Tra il 2002 e il 2009 ha condotto ricerche di neurochirurgia funzionale principalmente incentrate sui temi di oncologia disturbi del movimento, dolore ed epilessia.

Tra il 2000 e il 2005 è stato formato in chirurgia neurovascolare presso il National Hospital for Neurology and Neurosurgery Queen Square di Londra; in neurochirurgia funzionale e dell’epilessia presso la Cleveland Clinic Foundation.

Nel 2004 ha conseguito la certificazione di radiochirurgia stereotassica presso la Stanford University, nel 2010 il master in gestione delle unità mediche e chirurgiche ospedaliere e nel 2014 ha ottenuto la qualifica dal Ministero della Salute Nazionale per la formazione accademica in neurochirurgia.

Dal 2012 è direttore dell’Unità di Neurochirurgia Pediatrica dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, dove ha avuto l’opportunità di sviluppare un programma di chirurgia robotica. È coordinatore della Commissione di Chirurgia della Lega Italiana contro l’Epilessia (LICE).

 

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Articoli di Dottor Carlo Efisio Marras

Bimba di sette mesi con piccolissime cisti dei plessi corioidei

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Craniostenosi: potrebbe averla la mia bambina?

Con le sole informazioni riportate in un'email e senza la possibilità di vedere la bambina e di sottoporla a particolari indagini è impossibile fare ipotesi diagnostiche corrette circa la presenza o meno di un'anomalia del cranio.  »

Fontanella (già) chiusa in un bimbo di 5 mesi: c’è da preoccuparsi?

La chiusura precoce della fontanella anteriore di per sé non rappresenta un problema. Quello che più conta, infatti, è il regolare accrescimento del cranio che avviene parallelamente all'aumeto di dimensione dell'encefalo.  »

Bimbo di 10 anni con epilessia: guarirà?

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Feto con un ventricolo cerebrale lievemente più grande

Se le dimensioni dei ventricoli cerebrali sono maggiori dell'atteso, ma non superiori ai quelle ritenute normali non si è autorizzati a pensare a una patologia.   »

Fontanella anteriore chiusa in una bimba di 4 mesi: è preoccupante?

Se l'accrescimento della circonferenza cranica è regolare e se lo sviluppo neuropsicologico è adeguato all'età, la chiusura precoce della fontanella non deve destare alcuna preoccupazione.   »

Ha un problema grave il mio bambino?

In presenza di anomalie che coinvolgono il cervello, spetta ai medici che hanno in cura il bambino spiegare ai genitori come stanno realmente le cose.   »

Bimbo con testina asimmetrica: che fare?

Ci sono vari tipi di intervento che possono correggere una forma del cranio poco armonica.  »

Trigonocefalia: è pericoloso l’intervento?

Un intervento chirurgico espone sempre a qualche rischio, tuttavia prima di pensare a questo va stabilita la necessità di effettuarlo, che non è automatica in tutte le forme di trigonocefalia.  »

Piccolissima che tiene la testina sempre girata a sinistra

Un'ecografia del collo è l'indagine da effettuare per capire perché un lattante tiene la testina in modo anomalo.   »

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Si può rimanere incinta dopo un unico rapporto?

22/04/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

In linea teorica, è certamente possibile avviare la gravidanza dopo un unico tentativo, tuttavia va messo in conto che ci voglia più tempo visto che, secondo le statistiche, le probabilità di concepire per ciclo mestruale non sono moltissime.   »

Olive confezionate e rischio listeria

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Se si ha il sospetto di essere state contagiate dalla listeria si può fare lo specifico test sul sangue, tuttavia per avere un risultato attendibile occorre che trascorrano tra le due e e quattro settimane.   »

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21/04/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Le abitudini alimentari si acquisiscono in famiglia: se ai bambini vengono proposti cibi poco sani, come lo sono quelli ricchi di zuccheri, ci si deve aspettare che poi li reclamino. Per aggiustare il tiro, occorre apportare cambiamenti a cui anche i genitori si dovrebbero adeguare.   »

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