Dottor Aldo Messina, otorinolaringoiatra, è audiologo responsabile U.O. Dipartimentale di Audiologia A.O.U., Policlinico “Paolo Giaccone” Palermo. Sul sito BimbiSanieBelli.it risponde a domande relative ai disturbi dell’orecchio e della capacità uditiva di bambini e adulti.
Quanto emerge dall'esame dell'udito effettuato su un neonato, non è sufficiente per fare una diagnosi definitiva. Per quest'ultima occorre aspettare i sei mesi per i nati a termine e i 12 mesi per i piccoli prematuri. »
Il raffreddore, così come l'influenza, è causato da un virus, quindi ci si ammala per contagio. Posto questo, l'esposizione prolungata al freddo può indebolire le difese naturali e, quindi, favorire l'attecchimento dei microbi. »
La tosse è un meccanismo di difesa che non sempre è opportuno combattere con uno sciroppo. In ogni caso è il pediatra che deve decidere se somministrarlo o no. »
E' probabile che quando un bambino si porta spesso la mano all'orecchio compia il gesto perché infastidito dalla presenza di cerume nel condotto uditivo esterno. »
I giramenti di testa quando si è sdraiati possono essere dovuti alla "vertigine posizionale". L'otorino è lo specialista a cui è opportuno rivolgersi. »
Il suo termine scientifico è cinetosi ed è un disturbo causato dal movimento e caratterizzato dalla comparsa di spiacevolissimi sintomi, quali nausea, pallore, vomito. Ci sono trucchi per vincerlo, rimedi naturali (di efficacia non dimostrata) per cercare di alleviarlo e anche farmaci che possono aiutare.... »
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Gli Specialisti rispondono Le domande della settimana
Una differenza di appena 5 giorni tra la settimana di gravidanza individuata in base al calcolo ostetrico (che conta le 40 settimane di gravidanza a partire dalla data di inizio dell'ultima mestruazione) e quanto rilevato dall'ecografia non è significativa, tant'è che non suggerisce di ridatare la gravidanza.... »
Per quanto strano possa sembrare, a volte certi sintomi manifestati da un bambino già grandicello sono psicosomatici, cioè sono causati da un problema di tipo emotivo-comportamentale. »
In generale, per le donne in gravidanza, si consiglia un apporto di carboidrati che varia dal 45 al 60% dell'apporto calorico totale giornaliero. Questo significa che se una donna in attesa ha un fabbisogno di 2.200 Kcal al giorno, tra 990 e 1.320 Kcal dovrebbero provenire dai carboidrati. »