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Sono davvero pochi i futuri genitori che riescono a resistere alla curiosità di sapere se il loro piccolo sarà maschio o femmina. La maggior parte chiede al ginecologo di rivelare loro il sesso del feto appena possibile. Ma se il bebè non mostra i genitali durante le ecografie di controllo e non sono stati eseguiti esami invasivi, come la villocentesi, diventa difficile soddisfare la propria curiosità. A meno che non si valuti quanti chili ha accumulato la futura mamma. Secondo un recente studio condotto da un team di ricercatori americani, dell’University of Georgia, pubblicato sulla rivista PLOS One, infatti, il peso della donna può essere rilevatore in questo senso.
I metodi popolari per scoprire il sesso
La tradizione popolare è ricchissima di metodi “alternativi” per scoprire se il bebè sarà maschio o femmina. C’è chi sostiene che basti guardare la forma pancia, chi che sia utile verificare se compaiono o meno segnali rivelatori, come eruzioni cutanee sul viso, chi che si debba prestare attenzione alla frequenza degli episodi di nausea. Nessuna di queste strategie, però, ha ottenuto l’avvallo della scienza. L’unica eccezione è quella relativa al peso della mamma.
Lo studio su quasi 70 milioni di donne
Gli autori hanno analizzato moltissimi studi presenti in letteratura condotti su donne incinte. In totale, hanno esaminato i dati relativi a oltre 68 milioni di parti avvenuti negli Stati Uniti negli ultimi 23 anni. Il loro intento era capire se esiste una correlazione fra peso della futura mamma e sesso del bebè.
Chi ingrassa meno di 8 chili ha più probabilità di avere una femmina
L’analisi compiuta ha rivelato che effettivamente sapere come il peso della donna cambia nei nove mesi potrebbe aiutare a stabilire se il piccolo sarà maschio o femmina. Infatti, sembra che più la mamma ingrassa e più è probabile che sia in attesa di un maschietto. Più precisamente, le statistiche rivelano che un aumento totale di 8 chilogrammi comporta una probabilità del 49% di dare alla luce un lui. Se i chili accumulati sono 15, le possibilità raggiungono il 52,5%, mentre se sono 20, si arriva al 54%.
Servono altre conferme
Non si sa esattamente perché l’essere in attesa di una femmina comporti un aumento di peso minore. Forse dipende dal metabolismo del feto. “Gli embrioni di sesso maschile possiedono un metabolismo più elevato. Ciò significa che richiedono maggiore energia -e quindi maggior nutrimento – per svilupparsi correttamente” hanno spiegato gli studiosi. Sicuramente serviranno nuove conferme scientifiche per chiarire se il peso della mamma può realmente predire se il bimbo sarà maschio o femmina.
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