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L’infertilità colpisce circa il 15% delle coppie per via di diverse cause come l’età tardiva in cui si fanno figli, le patologie che favoriscono l’infertilità, tra cui endometriosi, fibromi uterini e le malattie trasmesse sessualmente. Ora però si potrebbe trovare una risposta anche ai casi di infertilità femminile senza causa apparente, riuscendo così a spiegare il motivo per cui alcune donne non riescono ad avere figli.
Lo studio in laboratorio
La ricerca, riportata sulla rivista scientifica Scientific Report, ha fatto emergere che i topi femmine che non possedevano il gene Nlpr2 andavano incontro a vari problemi: dallo sviluppo anomalo della placenta alla perdita dell’embrione. Per questo motivo l’Nlpr2 è stato subito ribattezzato gene della fertilità.
I risultati
Gli studiosi del Baylor College of Medicine del Texas nel corso del loro esperimento hanno notato che dopo l’accoppiamento dei topi femmina senza gene Nlpr2 la gravidanza non si instaurava o non andava a buon fine: ovvero i topi non rimanevano incinte, partorivano cuccioli morti o con anomalie oppure davano alla luce cuccioli più grandi o più piccoli rispetto alla norma.
Problemi con la fecondazione assistita
Paradossalmente, però, questa mutazione genetica influenza negativamente la fecondazione in vitro e, quindi, per le donne che vogliono sottoporsi a procedura ci sarebbero difficoltà nel far sviluppare e crescere gli embrioni in coltura.