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La dieta vegetariana può compromettere la fertilità. Una ricerca condotta dalla Loma Linda University Medical School (California, Stati Uniti) avverte: una dieta vegetariana e senza l’apporto della carne può ridurre in modo significativo il numero degli spermatozoi, mettendo a rischio la fertilità maschile.
Spermatozoi a picco
I ricercatori hanno monitorato per 4 anni una popolazione che vive nel Sud della California e aderisce a un movimento religioso che considera la carne impura e osserva una rigida dieta vegetariana. È risultato che la loro aspettativa di vita è di 10 anni più lunga rispetta alla media americana, ma nei maschi la quantità di spermatozoi è di molto inferiore ai parametri medi. Anche la mobilità è più bassa: solo il 33% degli spermatozoi è risultato attivo, rispetto a quasi il 60% di chi seguiva una dieta onnivora. Ciò non significa che il vegetarianismo rende infertili: la dieta vegetariana può compromettere la fertilità nel senso che, influendo sulla qualità e la quantità dello sperma, può ridurre le probabilità di concepimento. Le carenze vitaminiche possono essere la causa di questa alterazione, sia quantitativa che qualitativa.
Il parere degli esperti
Secondo gli specialisti della Società italiana di urologia, sulla tavola del futuro papà non dovrebbero mai mancare fegato e pollo, che assicurano un corretto apporto di zinco, essenziale per la conta spermatica e la normale morfologia dello sperma, e pesce azzurro (aringhe, sardine, alici), in grado di migliorare del 20% la qualità degli spermatozoi e apportare acidi grassi Omega-3.
L’alimentazione corretta
Anche se la dieta vegetariana può compromettere la fertilità, è comunque da limitare l’apporto di carne rossa, per l’elevato apporto di acidi grassi saturi che riduce il numero e la qualità degli spermatozoi. E poi frutta e verdura a gogo: a colazione, una spremuta di arancia o pompelmo per fare il pieno di vitamina C, che migliora la qualità dello sperma. A pranzo, un’insalata di pomodori (ricchi di licopene, utile per prevenire alterazioni nella forma degli spermatozoi), basilico e rucola. Cavoli, broccoli, spinaci e legumi sono ottimi per l’elevato contenuto di acido folico, che favorisce la produzione di spermatozoi. Infine la frutta secca: noci, ricche di selenio utile per rendere gli spermatozoi più mobili e attivi, o mandorle tostate, che contengono manganese che protegge gli organi sessuali.