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Una carenza di selenio può compromettere la fertilità femminile. A suggerirlo è uno studio dell’università di Adelaide (Australia), che ha svelato il legame tra la presenza di selenio nei follicoli ovarici (le strutture in cui vengono prodotti gli ovuli) e la probabilità che quei follicoli producano un ovulo.
Dove si trova
L’alimentazione occidentale in genere garantisce un apporto sufficiente di selenio, di cui sono ricchi cibi di consumo quotidiano come tonno, germe di grano, cipolle, pomodori, broccoli e pane integrale. Il selenio svolge diverse funzioni importanti per l’organismo: protegge le cellule, ritarda l’invecchiamento, ha proprietà disintossicanti.
Che cosa succede se manca
Un apporto insufficiente si manifesta con invecchiamento precoce, debolezza muscolare, diminuzione della funzione immunitaria. Aumenta il rischio di soffrire di disturbi cardiaci e arteriosclerosi. Non è tutto: forse una carenza di selenio può compromettere la fertilità femminile.
I risultati della ricerca
La ricerca ha indagato l’espressione del gene codificante per una proteina che contiene selenio, GPX1, rilevando che è significativamente più elevata nelle cellule uovo che hanno portato a una gravidanza. L’ipotesi dei ricercatori è che il selenio e le selenio-proteine giochino un ruolo negli stadi tardivi dello sviluppo del follicolo, aiutando a creare un ambiente sano per la cellula uovo. Ma, se una carenza di selenio può compromettere la fertilità femminile, attenzione a non eccedere: a elevate quantità, il selenio può risultare tossico. Servono ulteriori studi per stabilire quale sia il modo migliore per ottimizzarne i livelli nelle donne fertili.
Infertilità, tante cause
Le cause dell’infertilità sono numerose e di diversa natura. Gli esperti ricordano l’importanza dello stile di vita e alimentare per aumentare le probabilità di concepimento. La letteratura medica sottolinea sempre di più il ruolo di fattori come l’uso di droghe, l’abuso di alcol, il fumo, le condizioni lavorative, l’inquinamento. Considerando che vari studi danno un indice di fecondità (possibilità di concepire per ciclo) intorno al 25% in coppie giovani, i calcoli prevedono che nelle nuove coppie il 19% avrà problemi riproduttivi dopo 2 anni. Di queste il 4% sarà sterile e le altre coppie saranno subfeconde, cioè avranno un indice di fecondità 3 o 4 volte più basso della norma: questo significa che dovranno attendere un tempo maggiore per concepire.