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La fertilità nei mesi estivi è al massimo, sia per l’uomo sia per la donna. Le ragioni sono tante: meno stress, più tempo libero, fattori favorevoli al concepimento. Lo dice anche la scienza: nei mesi estivi, la fertilità sarebbe addirittura doppia che in inverno. Se cerchiamo una gravidanza, è dunque il momento di approfittare del periodo di vacanza e dei benefici che porta con sé per la fertilità.
Cosa succede nei mesi estivi al nostro corpo
L’estate è in generale un periodo favorevole alla riproduzione perché ha effetti benefici sull’organismo, sia maschile sia femminile. Nell’uomo, per esempio, l’assenza di fattori stressanti riduce la produzione endogena di cortisolo e adrenalina, riequilibrando l’assetto ormonale e quindi migliorando la quantità e la qualità degli spermatozoi. La tensione nervosa e lo stress, al contrario, possono causare una situazione di infertilità temporanea. Il tempo libero, l’idea di potersi alzare tardi, la pelle scoperta e abbronzata sono fattori che aumentano la possibilità e il desiderio di avere rapporti sessuali più frequenti e appaganti. Se si desidera avere un bambino, le possibilità sono quindi più alte.
I fattori che aumentano la fertilità femminile
In estate si verifica una serie di circostanze che migliorano la fertilità della donna e le sue capacità riproduttive. Vediamo in che modo.
La vitamina D rende più fertili
“D’estate, con l’allungarsi delle giornate e l’aumento delle ore di luce, i livelli della vitamina D si innalzano favorendo le condizioni ambientali che influenzano positivamente la qualità degli ovuli”, spiega la Dottoressa Daniela Galliano, specialista in Ostetricia, Ginecologia e Medicina della Riproduzione, responsabile del centro PMA IVI di Roma. La luce del sole è la migliore fonte di vitamina D e l’estate è il momento giusto per farne scorta.
Durante il ciclo mensile la vitamina D, insieme con estrogeni e progesterone, rende l’endometrio più spesso e ricco di vasi sanguigni, quindi più ricettivo per l’embrione. In caso di fecondazione dell’ovocita da parte dello spermatozoo maschile, la gravidanza, proprio grazie alla vitamina D avrebbe maggiori possibilità di proseguire in maggiore sicurezza. Anche in caso di procreazione medicalmente assistita, adeguati livelli di vitamina D aumentano le chance che la procedura si concluda nel migliore dei modi. La vitamina D, oltre ai folati, è raccomandata inoltre durante la gravidanza e l’allattamento, per rendere più forte e sano lo scheletro del feto e proteggere quella della mamma.
La melatonina regolarizza il ciclo
In estate, dopo il tramonto e il calo della luce diurna intensa, si verifica una maggiore produzione di melatonina, l’ormone naturale che viene prodotto dal sistema nervoso proprio con l’arrivo del buio. La melatonina favorisce il sonno notturno, ma non solo: “L’ormone ha effetti positivi sulla regolazione del ciclo mestruale femminile” aggiunge la ginecologa.
“Le coppie che sono in cerca di una gravidanza riescono a calcolare il periodo dell’ovulazione con più precisione”. La melatonina ha infatti effetti positivi sull’assetto ormonale della donna, combattendo squilibri che possono causare infertilità. Per esempio una ricerca condotta dall’Università Cattolica di Roma e dalla Fondazione Policlinico Gemelli, ha provato che la melatonina combatte la sindrome dell’ovaio policistico.
Lo stress diminuisce
In estate, quando si è in vacanza e ci si dedica a relax e cose piacevoli, lo stress diminuisce, la fertilità sale. La tensione per il lavoro, il traffico, gli impegni quotidiani aumenta infatti il livello di cortisolo, adrenalina e la noradrenalina. Questi neurotrasmettitori alterano l’assetto di estrogeni, progesterone, LH, FSH, prolattina e degli ormoni tiroidei, fondamentali per le funzioni legate all’ovulazione e al concepimento.
Questi ormoni possono danneggiare il corretto funzionamento del sistema di difese dell’organismo, anch’esso coinvolto nei meccanismi di fertilità. Ancora, in situazioni di stress aumenta la vasocostrizione, ossia il restringimento di diametro dei vasi sanguigni. Questo impedisce il corretto afflusso di sangue alle tube, rallentando l’eventuale passaggio dell’ovocita fecondato nell’utero e quindi rendendo impossibile il suo impianto nell’endometrio.
I segreti per migliorare la fertilità
L’estate è quindi il momento migliore per ritrovarsi come coppia ed eventualmente progettare una gravidanza. Ecco come fare per aumentare ulteriormente la fertilità e la possibilità di avere un bambino.
- Sfruttare l’esposizione alla luce solare, sempre applicando un’adeguata protezione, per circa 30 minuti al giorno, in spiaggia oppure passeggiando all’aria aperta in campagna e in montagna. Anche fare colazione all’aperto è un modo gradevole per fare scorta di vitamina D amica della fertilità;
- Privilegiare alimenti ricchi di vitamina D come i pesci grassi (come salmone, sardine e sgombro), le uova, il latte o le verdure a foglie verdi. Dopo aver consultato il proprio medico, può essere utile anche l’assunzione di integratori multivitaminici che contengono anche questa vitamina;
- Gli uomini dovrebbero evitare situazioni in cui la temperatura del corpo tende a salire, come la sauna o l’abbronzatura perché il caldo eccessivo rallenta la motilità degli spermatozoi: questo vale anche in caso si abbia intenzione di affrontare un percorso di fecondazione assistita;
- Bere molto, scegliendo tisane fresche e acque aromatiche, eliminando succhi di frutta, bibite gassate o zuccherine e l’alcol. La corretta idratazione dell’organismo migliora la salute delle cellule sessuali maschile e femminili.
Immagine di copertina di David Gomes via Pexels.com
Fonti / Bibliografia
- Il ruolo della vitamina D per una corretta instaurazione della gravidanza | Aogoi
- Una cura a base di melatonina, l’ormone del sonno, efficace contro la sindrome dell’ovaio policistico - Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCSUna terapia a base di melatonina, l’ormone del sonno, può essere efficace contro la sindrome dell’ovaio policistico, molto comune tra le donne e associata a un calo della fertilità. La scoperta è frutto di ricercatori e medici dell’Università Cattolica e della Fondazione Policlinico A. Gemelli di Roma. Lo studio, appena pubblicato sulla rivista Reproductive Sciences, […]