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La fertilità femminile è il risultato di una serie di equilibri delicati e fattori di vario tipo che interagiscono fra di loro in maniera complessa e non sempre chiara. Ancora oggi, non si conoscono tutti gli elementi che svolgono un ruolo favorevole e quelli che, al contrario, agiscono come un ostacolo. Fra questi ultimi, perlomeno per quanto riguarda la fertilità femminile, ci sarebbero anche certe professioni, in particolare i lavori pesanti e quelli che prevedono turni notturni. A rivelarlo è uno studio condotto da un gruppo di ricercatori statunitensi, della Harvard Chan School of Public Health, pubblicato sulla rivista Occupational & Environmental Medicine.
Difficoltà di concepimento
La ricerca ha coinvolto circa 500 donne che avevano chiesto assistenza perché presentavano problemi di fertilità di varia intensità e non riuscivano a rimanere incinte. Tutte sono state invitate a compilare dei questionari sugli stili di vita, in particolare sulle professioni svolte. È risaputo, infatti, che la fertilità femminile e maschile è fortemente influenzata dallo stile di vita, tanto che fra le cause riconosciute ci sono un’alimentazione inadeguata, la sedentarietà, il sovrappeso. In un secondo momento, le donne sono state sottoposte e a una serie di indagini e analisi, come la misurazione dei livelli ormonali, la valutazione della funzionalità ovarica, la conta degli ovociti maturi. Gli autori volevano capire se anche il tipo di impiego possa alterare i parametri in grado di misurare la fertilità.
Svantaggiata chi lavora in fabbrica
Mettendo a confronto le professioni svolte con i parametri biologici connessi alla fertilità, gli studiosi hanno scoperto che in effetti certe professioni ostacolano il concepimento. In particolare, si è visto che le donne che svolgevano lavori fisicamente pesanti, per esempio che lavoravano in fabbrica ed erano costrette a spostare ogni giorno grossi pesi, avevano più difficoltà ad avere figli rispetto a quelle che facevano lavori più leggeri e d’ufficio. Anche le donne che svolgevano attività che obbligavano a fare i turni e a lavorare di notte presentavano un’alterazione significativa degli esami utilizzati per valutare la fertilità. Gli autori hanno concluso che il tipo di professione svolta ha un impatto importante sul profilo neuro-endocrino e dunque sulle possibilità di rimanere incinta.