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Gli esami preconcezionali sono quelli da fare prima di decidere di avere un bambino. Hanno lo scopo di evidenziare eventuali malattie che possano compromettere la gestazione o il benessere del feto. Spesso si tratta, infatti, di disturbi curabili prima del concepimento. Hanno anche un’importante funzione preventiva. Nel momento in cui si scopre che la donna non è immune da una malattia (per esempio, la toxoplasmosi o la rosolia, vengono suggerite misure di comportamento o eventuali vaccinazioni affinché non la contragga durante i nove mesi.
Gli esami preconcezionali permettono, inoltre, di rivelare se uno dei partner è portatore di particolari malattie ereditarie, come, per esempio, l’anemia mediterranea o altre malattie del sangue. Per questo alcuni sono consigliati solo alla donna, altri alla coppia
,
altri solo all’uomo.
Sono gratuiti
In Italia, per legge le visite specialistiche e gli esami di laboratorio essenziali da effettuarsi nel periodo preconcezionale sono gratuiti se effettuati nei modi e nei tempi richiesti dallo stesso decreto.
La visita
ginecologica
Un’accurata visita ginecologica permette di verificare la normalità dell’apparato genitale femminile. Serve a evidenziare eventuali malformazioni anatomiche, sia vaginali sia dell’utero, così come la presenza di eventuali infezioni sessuali o di altri disturbi che, se non risolti in tempo, potrebbero pregiudicare l’insorgere o l’andamento della gravidanza.
L’esame del sangue completo
L’emocromo è un esame del sangue dalle molte funzioni. Permette di individuare anomalie dei globuli rossi, come le anemie, e eventuali emoglobinopatie, cioè malattie del sangue come l’anemia mediterranea e la talassemia. Una volta evidenziata un’anomalia, l’emocromo permette al medico di richiedere esami specifici per i determinati disturbi.
Il Pap test
Questo esame consiste in un prelievo di cellule dal collo (la parte inferiore) dell’utero. È un esame assolutamente indolore, ma fondamentale per la prevenzione di tumori del collo dell’utero. Viene eseguito normalmente ogni due anni, a partire dal primo rapporto sessuale.
Il Rubeotest
Serve per ricercare gli anticorpi del virus della rosolia (Rubeotest), una malattia che, se contratta nei primi quattro mesi di gestazione, può condurre ad altissime probabilità di malattie serie del feto. Dopo la vaccinazione contro la rosolia, inoltre, conviene aspettare almeno sei mesi prima di cercare una gravidanza.
Il Toxotest
È utile per la ricerca degli anticorpi della toxoplasmosi, una malattia normalmente innocua ma che, se contratta in gravidanza, può portare ad anomalie fetali. Questo test deve essere ripetuto ogni mese nelle future mamme non immuni. La donna non immune deve seguire, nel corso della gravidanza, alcune accortezze igienico-alimentari, come per esempio, non mangiare carne cruda e salumi, lavare accuratamente la frutta e la verdura ed evitare il contatto con gli escrementi degli animali domestici (soprattutto di gatti).