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Siamo quello che mangiamo: e questo detto è valido anche per le donne che stanno cercando di avere un bambino. Oltre a effettuare controlli ginecologici, necessari per essere sicuri che sia tutto a posto, è anche importante seguire uno stile alimentare sano, che comprenda le calorie e i nutrienti necessari per mantenere sano, oltre a tutto l’organismo, anche l’apparato riproduttore. Esistono, infatti, alcuni cibi che aumentano la fertilità e che vanno consumati spesso.
Né sovrappeso, né troppo magra
Per essere sicura che avvenga regolarmente l’ovulazione, ossia la maturazione della cellula uovo per essere fecondata dallo spermatozoo, l’organismo femminile deve poter contare su una determinata percentuale di tessuto grasso. Se questo è troppo poco, ossia inferiore al 22 per cento, si verificano alterazioni nell’assetto ormonale che causano assenza di ovulazione. In particolare l’aromatasi, enzima coinvolto nella biosintesi degli estrogeni, non viene prodotto in quantità sufficienti e la cellula uovo non giunge a maturazione. Se, al contrario, il peso corporeo è eccessivo, nel sangue circola una quantità elevata di estrogeni e anche questo influisce sulla regolarità dell’ovulazione. Sarebbe insomma ideale arrivare al concepimento con un peso forma corretto, garanzia di un buon andamento della gestazione.
Preferire i cereali integrali
Venendo, invece, alla corretta alimentazione per il concepimento, tra i cibi che aumentano la fertilità trovano un posto importante i cereali integrali. Ogni giorno in tavola non devono, quindi, mancare le giuste porzioni di pane, pasta, riso, polenta e altri carboidrati scelti appunto nella versione non raffinata. I carboidrati forniscono all’organismo l’energia necessaria per i processi vitali e se sono integrali apportano anche minerali, vitamine, fibre prebiotiche importanti per la salute. I cereali integrali hanno anche un basso indice glicemico, ossia non causano un repentino innalzamento dei livelli di zuccheri nel sangue. La glicemia elevata, per il consumo di zuccheri semplici e di bevande dolci, è stata messa in relazione con alcune alterazioni come la maggior produzione di ormoni androgeni e con la sindrome dell’ovaio policistico, entrambe situazioni possono impedire la regolare ovulazione.
Pesce più spesso in tavola
Le proteine sono necessarie perché forniscono preziosi amminoacidi che costituiscono tutti i tessuti dell’organismo, compresi quelli dell’apparato riproduttore. Ottima fonte ne è il pesce. Salmone, sgombro, sardine sono fonti preziose di acidi grassi polinsaturi, che svolgono un’azione riequilibrante sull’assetto ormonale femminile, aumentando quindi l’attività delle ghiandole sessuali. In particolare due di questi grassi – l’acido esapentanoico e il docoesanoico – mantengono sano l’apparato riproduttivo e in caso di concepimento favoriscono il corretto sviluppo del sistema nervoso del feto. Tra i prodotti che vengono dal mare meritano un posto anche i molluschi e i crostacei, ricchi di un elemento, lo zinco, che aiuta gli ovociti a maturare e a essere pronti per essere fecondati. Ma non dimentichiamo anche le carni di pollo e tacchino, che apportano molta vitamina B6 che secondo recenti studi migliora la fertilità.
Il ruolo dei vegetali
Altri cibi che aumentano la fertilità sono la frutta (sia secca perché ricca di acidi grassi buoni, sia fresca perché fonte di vitamine, minerali e polifenoli che mantengono giovane l’apparato sessuale). In tavola devono inoltre comparire con regolarità gli ortaggi a foglia verde, come spinaci, erbette, bietole, insalate di tutti i tipi, cavoli. Sono un’ottima fonte di folati, sostanze che partecipano alla sintesi del ferro per la produzione dei globuli rossi. Quindi, combattono eventuali anemie che possono impedire la fecondazione. Sono infine consigliati i legumi di tutti i tipi, soia compresa, ricchi di fitoestrogeni che svolgono un’azione analoga a quella degli ormoni femminili, aumentando la fertilità.