La sclerosi multipla è una malattia cronica, che può causare diverse conseguenze e avere un forte impatto sulla vita di chi ne soffre. Non preclude però la possibilità di rimanere incinta e diventare mamma. Molte donne, infatti, riescono a coronare il loro sogno e ad avere dei figli nonostante la patologia.
La sclerosi multipla, detta anche SM, è una malattia infiammatoria cronica del sistema nervoso centrale, causata da un anomalo funzionamento del sistema immunitario. Può causare sintomi e conseguenze diverse a seconda dei casi, essere più o meno impattante e più o meno aggressiva. Quando una giovane donna scopre di esserne affetta, spesso, una delle prima domande che si fa è se possa comunque diventare mamma. La risposta è sì.
Gli studi condotti negli anni hanno dimostrato che questa malattia non compromette la fertilità, la possibilità di rimanere incinta e di portare avanti una gravidanza e non comporta rischi né per la mamma né per il bambino. Le donne con SM che desiderano avere figli, dunque, possono realizzare il loro desiderio, ovviamente parlandone con la propria equipe di medici.
La gravidanza non modifica il decorso della sclerosi multipla a lungo termine. Durante i nove mesi spesso si hanno meno ricadute, tuttavia alcuni sintomi possono peggiorare, come la difficoltà nel camminare, i problemi di equilibrio, i disturbi vescicali e intestinali. L’allattamento non determina un aumento del rischio di ricadute, rischio che comunque esiste nei primi tre – sei mesi dopo il parto.
Alcuni farmaci usati per la sclerosi multipla possono essere continuati anche durante la gravidanza. Per altri, invece, non c’è l’indicazione per la gestazione: a scopo precauzionale, quindi, si preferisce sospenderli. Lo stop a determinati farmaci va intrapreso già prima del concepimento. Ecco perché è importante parlare del proprio desiderio di diventare mamma con la propria équipe medica: insieme si deciderà se, come e per quanto interrompere la cura. “L’argomento va affrontato subito perché può condizionare molto la scelta terapeutica. Fa parte degli elementi che si considerano nell’ottica di una sempre maggiore personalizzazione della terapia. Si possono scegliere farmaci diversi a seconda se si ha un progetto immediato di genitorialità oppure no. Alla paziente diciamo ovviamente che ci vuole minimo un anno con la malattia stabile, senza ricadute, peggioramenti e nuove lesioni alla risonanza. È il minimo che chiediamo. Poi si può fare. Noi medici siamo molto propositivi” ha raccontato Lucia Moiola, neurologa del Centro sclerosi multipla dell’Irccs ospedale San Raffaele di Milano.
Fonti / Bibliografia
- Cosa è la sclerosi multipla | AISM | Associazione Italiana Sclerosi Multipla La sclerosi multipla è una malattia neurodegenerativa che colpisce il sistema nervoso centrale. La sclerosi multipla è complessa e imprevedibile, ma non è contagiosa né mortale. Grazie ai trattamenti e ai progressi della ricerca, le persone con sclerosi multipla possono mantenere una buona qualità di vita con un’aspettativa non distante da chi non riceve questa diagnosi.