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La dieta prima del concepimento influenza la salute del nascituro. Lo rivela un’analisi della University College di Londra. Il periodo preconcezionale è in genere considerato di 3 mesi, ovvero il tempo medio impiegato a concepire un bebè. Il nuovo studio lo ridefinisce in tre modi: biologicamente dura i giorni (o le settimane) intorno all’evento di unione tra spermatozoo e cellula uovo; individualmente è il periodo che decorre da quando la coppia pianifica una gravidanza fino al concepimento; per la salute pubblica si estende (e può durare mesi o anni) a tutto il tempo necessario per rimuovere nella coppia fattori di rischio per la gravidanza, come cambiare dieta o dimagrire.
Carenze prima della gravidanza
Gli esperti hanno studiato 509 donne in età riproduttiva e visto che molte di loro non sono pronte alla gravidanza da un punto di vista nutrizionale e il 96% non segue una dieta prima del concepimento: non ha adeguati apporti di nutrienti importanti per lo sviluppo fetale in base alle raccomandazioni in vigore (per esempio ferro e folati).
Danni da fumo, alcol e caffeina
Lo studio ha passato in rassegna tutte le evidenze scientifiche secondo cui il fumo, l’alcol e l’elevato consumo di caffeina sono potenzialmente causa di cambiamenti genetici, cellulari, metabolici e fisiologici durante lo sviluppo fetale, con conseguenze durature per il nascituro e aumento di rischio di malattie cardiovascolari, metaboliche, immunitarie, neurologiche. È cruciale aumentare la consapevolezza anche sull’importanza della dieta prima del concepimento, concludono gli esperti.
Vale anche per lui
Questo vale per le future mamme, ma anche per gli aspiranti papà. Un’alimentazione equilibrata permette all’uomo di aumentare le possibilità di concepimento: migliora la qualità dello sperma, soprattutto negli uomini che presentano già un problema di fertilità. Lo sostiene uno studio della Erasmus University Medical Centre di Rotterdam (Olanda), che ha fatto emergere che gli uomini che seguono una dieta sana e equilibrata presentano un livello di sperma qualitativamente più elevato, soprattutto rispetto ai soggetti che seguivano una dieta scorretta.