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Quando una donna scopre di avere un fibroma, spesso, si preoccupa moltissimo. Nel momento in cui capisce che si tratta di una formazione benigna, però, ci si tranquillizza. Salvo poi rimpiombare nella disperazione una volta si decide di avere un figlio. Ma davvero il fibroma ostacola la gravidanza? In realtà, è un luogo comune vero solo a metà. Infatti, tutto dipende da una serie di fattori.
Noduli tondeggianti
I fibromi sono noduli di aspetto tondeggiante e ben circoscritti, di tessuto fibroso o molto più spesso muscolare uterino (miometrio). Possono essere anche singoli, ma molto spesso si tratta di formazioni multiple, che compaiono in diverse parti dell’utero. Un fibroma può avere dimensioni molto variabili: da pochi millimetri fino a oltre 10-15 centimetri di diametro.
Formazioni benigne
Molte donne sono spaventate dai fibromi. In realtà, sono formazioni benigne che solo in rarissimi casi possono degenerare. Non si conosce con sicurezza la loro origine, ma è certo che nel loro sviluppo sono implicati gli ormoni sessuali femminili, cioè gli estrogeni, che stimolano la moltiplicazione delle cellule del fibroma stesso.
Non vanno sottovalutati
Sebbene siano benigni, non vanno sottovalutati. Infatti, possono causare diverse conseguenze, come sanguinamento, dolore e compressione pelvica, anemia.
Quali conseguenze
Ma è vero che il fibroma ostacola la gravidanza? Dipende. Teoricamente, visto che l’utero è la sede dello sviluppo del feto, un fibroma potrebbe mettere a rischio sia il concepimento sia la gravidanza stessa. Ma non è detto. Molto dipende dalla posizione e dalla grandezza. Se il fibroma si trova all’imbocco delle tube di Falloppio ed è molto grande, di fatto, impedisce allo spermatozoo di raggiungere la cellula uovo e di fecondarla. Se, invece, è piccolo e localizzato all’interno dell’utero o sulle sue pareti può non creare problemi.
Le soluzioni a disposizione
Quando il fibroma ostacola la gravidanza si hanno diverse soluzioni a disposizione. Se la donna non è ancora incinta, si possono prescrivere farmaci come gli GnRh analoghi, che impediscono alle ovaie di produrre gli estrogeni, responsabili della formazione e della crescita dei fibromi. Oppure si può optare per l’intervento chirurgico tradizionale o in via laparoscopica (effettuando piccole incisioni nell’addome). Se la donna si accorge di avere un fibroma quando è già incinta, solitamente il ginecologo consiglia il riposo a letto e farmaci (essenzialmente analgesici e miolitici uterini) in grado di ridurre la contrattilità dell’utero e favorire l’evoluzione della gestazione.