Procreazione medicalmente assistita: quando e quanto conta l’età dell’uomo?

Lorenzo Marsili A cura di Lorenzo Marsili Pubblicato il 28/12/2021 Aggiornato il 28/12/2021

L’età dell’uomo influisce sui trattamenti di procreazione medicalmente assistita solo nel momento in cui anche l’età della donna inizia ad avanzare

Procreazione medicalmente assistita: quando e quanto conta l’età dell’uomo?

I trattamenti di procreazione medicalmente assistista sono influenzati dall’età dei partner. Ma se quella della donna può condizionare da sola il successo o meno del trattamento, quella dell’uomo inizia a diventare un fattore  determinante solo quando anche la donna inizia a essere un po’ più matura. A rivelarlo è uno studio coordinato che ha coinvolto gli Istituti Clinici Zucchi di Monza e l’Università Pompeu Fabra di Barcellona.

Lo studio su oltre 5.000 pazienti

Come spiega la ricercatrice Mariabeatrice Dal Canto, lo studio ha analizzato volume dell’eiaculato, concentrazione di spermatozoi  e motilità progressiva di oltre 5.500 pazienti di età compresa tra i 25 e i 45 anni che, dal 2015 al 2020 si sono rivolti al Centro di Medicina della Riproduzione Biogenesi di Monza per trattamenti di procreazione assistita.

I risultati della ricerca hanno evidenziato come con l’avanzare dell’età la motilità e il volume si riducano in modo significativo, mentre la concentrazione di spermatozoi si mantenga pressoché invariata.

L’età della donna pesa di più

Negli anni si è visto come le probabilità di successo dei trattamenti di procreazione medicalmente assistita si riducano in modo significativo quando entrambe i membri della coppia non sono più giovanissimi. Solo in questi casi, infatti, la qualità dello sperma diventa un problema e rischia di compromettere il trattamento.

 

 

 
 
 

Da sapere!

Secondo i dati del rapporto del Ministero della Salute, in Italia sono sempre di più le coppie che ricorrono a trattamenti di Pma per avere un figlio.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola il tuo ciclo mestruale

Calcola il periodo di ovulazione

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

A sei settimane messa a riposo a letto per 20 giorni per via di un distacco

18/11/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

I "distacchi" a inizio della gravidanza sono comuni e, soprattutto se viene già rilevata l'attività cardiaca dell'embrione, non impediscono la buona evoluzione della gravidanza. Il riposo a letto è ininfluente nel bene e nel male.   »

Bimba di 4 anni che respinge la mamma e vuole solo il papà

18/11/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professoressa Francesca Simion

Leggi anche:  »

In 5^ settimana la camera gestazionale è vicina alla cicatrice del precedente cesareo

18/11/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

La posizione della camera gestazionale in prossimità della cicatrice nei primissimi tempi della gravidanza è inevitabile perché l'utero è ancora di piccole dimensioni.   »

Fai la tua domanda agli specialisti