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Fino a poco tempo fa, quando ci si accingeva a diventare genitori, ci si preoccupava molto dell’età della futura mamma tralasciando quella dell’aspirante papà. Diversi studi hanno, però, dimostrato che anche l’uomo “peggiora” con l’avanzare degli anni. La fertilità maschile non soltanto diminuisce con l’età, come avviene per la donna, ma peggiora anche la qualità.
All’origine delle malattie genetiche
Secondo un nuovo studio dell’Università di Oxford, e pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences (Pnas), dietro certe malattie genetiche nei bambini vi sarebbe l’accumulo di mutazioni negli spermatogoni (le cosiddette “fabbriche degli spermatozoi”), che può aumentare il rischio di concepire bambini con malattie genetiche.
Spermatozoi difettosi
Nell’uomo milioni di spermatogoni riforniscono costantemente i testicoli di spermatozoi. Ma quando in questi fornitori le cose cambiano, possono cambiare anche gli spermatozoi. Nello studio inglese i ricercatori hanno dimostrato che questi “spermatogoni mutanti” contano su un vantaggio competitivo definito “simil-tumorale”, e questo provoca una maggiore produzione di spermatozoi difettosi.
Questione di età
Poiché più si va avanti con l’età, più aumenta l’accumulo di mutazioni, accade che più aumenta l’età del papà, più aumentano le probabilità di concepire bambini a rischio malattie genetiche. Tra queste l’autismo e la schizofrenia. Il rischio di mettere al mondo un figlio affetto da una qualche malattia genetica è pari a 4 ogni 200 nascite e aumenta a cinque ogni 200 nascite i 50 anni d’età del papà.
Mutazioni e malformazioni
L’analisi delle aree dove si ritiene venga prodotto lo sperma difettoso ha evidenziato una sorta di “massiccio groviglio di spaghetti”. L’ulteriore analisi del Dna nelle aree problematiche ha mostrato delle mutazioni collegate a una serie di processi corporei, legati a malformazioni e predisposizione al cancro, ma hanno anche un ruolo fondamentale nella crescita e riproduzione nei testicoli.
Un circolo vizioso
Le stesse mutazioni che possono essere dannose per i bambini incoraggiano anche la diffusione di spermatogoni difettosi, portando quindi a una produzione maggiore di spermatozoi “malati”. Andrew Wilkie, uno degli autori dello studio, ha affermato che queste mutazioni all’interno dei testicoli hanno un vantaggio rispetto ai loro vicini normali; è la prima volta che qualcuno riesce a guardare un pezzo di testicoli e dire dove tutto questo sta succedendo.