La dieta aumenta la probabilità di avere una femmina o un maschio?

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 20/09/2024 Aggiornato il 20/09/2024

Esistono diverse teorie secondo cui sarebbe possibile condizionare il sesso del feto attraverso il cibo. Ma sarà davvero così?

dieta in gravidanza

Secondo alcune teorie non scientificamente provate, e secondo alcune credenze popolari, l’alimentazione della futura mamma influenzerebbe il concepimento di un maschio o di una femmina. Anche il metodo Stolkowski sostiene che il regime alimentare sia strettamente correlato al sesso del futuro nascituro mentre la scienza afferma che la determinazione sessuale è un processo che viene invece regolato da fattori genetici, cioè dalla presenza di cromosomi sessuali XX o XY. 

Una dieta da iniziare due mesi prima del concepimento

Secondo la credenza popolare, allo scopo di favorire la nascita di un maschio piuttosto che di una femmina, la futura mamma dovrebbe, almeno due mesi prima del concepimento, adottare un’alimentazione specifica.

Questa teoria si basa sulle differenze che caratterizzano gli spermatozoi portatori di cromosoma X, che vivrebbero meglio in un ambiente acido (pH inferiore a 5), rispetto a quelli portatori di cromosoma Y, che sarebbero favoriti da un ambiente poco acido (pH intorno a 6). pH acido quindi per le femmine, alcalino per concepire maschi.

Si tratta comunque di due diete molto sbilanciate che andrebbero seguite fino all’avvenuta fecondazione e sotto controllo medico, che consigliamo sempre di mettere al corrente qualora si voglia intraprendere questo tipo di percorso.

Cosa mangiare per concepire una femmina

Ma in pratica cosa dovrebbe mangiare una donna che vuole necessariamente concepire una femmina? Per aumentare la probabilità di avere una figlia femmina gli alimenti che non dovrebbero mancare sulla sua tavola sono quelli ad alto contenuto di calcio, magnesio e rame, ovvero:

  • pesce
  • pollo
  • uova
  • fragole
  • mele
  • melone
  • anguria
  • cipolla
  • asparagi
  • lattuga

La credenza indica anche gli alimenti da evitare e che non gioverebbero alla formazione di un feto femminile, ovvero:

  • formaggio
  • legumi
  • carciofi
  • sedano

Ricordiamo però che si tratta una dieta sbilanciate, che può anche creare scompensi e squilibri nella futura mamma. Quindi è fondamentale seguirle solo lo stretto controllo dello specialista e per un breve periodo.

Alimentazione per concepire un maschio

Le donne che invece vorrebbero essere madri di un maschietto dovrebbero mangiare cibi ad alto contenuto di potassio e sodio, ovvero:

  • carne di maiale
  • manzo
  • vitello
  • pane
  • pasta
  • banane
  • albicocche
  • arance
  • prugne secche
  • datteri
  • fichi secchi
  • castagne
  • funghi
  • pomodori
  • fagioli
  • soia

Assolutamente vietati invece i seguenti alimenti:

  • latte
  • latticini
  • insalata verde

Il metodo Stolkowski

Tra i sostenitori di questa teoria troviamo il professor Joseph Stolkowski che per oltre 30 anni ha diretto il laboratorio di fisiologia clinica dell’Università Marie e Pierre Curie di Parigi. Il medico francese già negli anni ’60 aveva ipotizzato che il rapporto tra potassio da un lato, magnesio e calcio dall’altro determinerebbe il sesso dei nascituri. I suoi primi studi furono condotti su bovini e anfibi, per poi essere estesi all’uomo negli anni successivi.

Il metodo Stolkowski sostiene che l’alimentazione modifichi la membrana dell’ovulo fino a renderlo più impermeabile agli spermatozoi di cromosoma X (futura bimba) anziché a quelli Y (futuro bimbo).

Come nella credenza popolare, anche per questa teoria la dieta si basa sulla prevalenza di cloro, magnesio e calcio per concepire una femmina mentre predilige sodio e potassio nel caso si voglia concepire un maschio. 

Ad ogni modo è sempre bene ricordare che una dieta ricca di sale potrebbe provocare o peggiorare l’ipertensione, mentre un’alimentazione iposodica potrebbe causare insufficienza renale o ipercalcemia.

 
 
 

In breve

Per concepire un maschio o una femmina bisogna iniziare un’alimentazione ricca di sodio e potassio nel primo caso o con prevalenza di calcio, magnesio e cloro nel secondo. Una credenza popolare che ha alcune basi anche nella scienza ma non è ampiamente condivisa.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

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