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Il varicocele è un disturbo abbastanza diffuso fra gli uomini e, se non trattato in tempo, può interferire sulla fertilità. Ecco perché è importante intervenire fin da piccoli. Anche perché non riguarda solo gli uomini adulti. Anzi, è un disturbo tipicamente giovanile: si stima, infatti, che riguardi fino al 20% dei bambini e ragazzini. Se riconosciuto in tempo, può essere trattato con successo con un semplice intervento.
Di che cosa si tratta
Per varicocele si intende una dilatazione anomala delle vene del funicolo spermatico, quel piccolo cordone a cui è appeso il testicolo. In presenza di questo disturbo, il sangue, invece di risalire verso l’addome, ristagna nella zona, innalzando la temperatura dei testicoli e causando un’insufficiente ossigenazione dei tessuti. Il problema interessa soprattutto il testicolo sinistro a causa della conformazione anatomica del sistema venoso che da questo lato rende più difficile il deflusso del sangue proveniente dal testicolo.
Le ripercussioni sulla fertilità
Se non si interviene tempestivamente, il varicocele progredisce e può arrivare a minacciare la fertilità futura. Infatti, l’innalzamento della temperatura e la scarsa ossigenazione a livello dei testicoli, probabilmente insieme ad altri meccanismi che gli studiosi stanno ancora analizzando, causano alterazioni a carico dei tubuli seminiferi, quella parte dei testicoli che è deputata alla produzione di spermatozoi, le cellule riproduttive maschili. Il risultato? Gli spermatozoi vengono prodotti in minore quantità e diventano meno mobili e vitali. La fertilità quindi si riduce. Fra l’altro, sebbene la malattia interessi quasi sempre solo il lato sinistro, nel tempo si possono innescare meccanismi che danneggiano anche il testicolo destro, originariamente sano.
I campanelli di allarme
Per evitare rischi, dunque, è importante riconoscere tempestivamente la malattia. Purtroppo, spesso, il varicocele è subdolo e non causa sintomi caratteristici. Possono però comparire alcuni campanelli d’allarme, da riferire immediatamente al medico o al pediatra. I più comuni sono:
– un senso di peso o di costrizione a livello dei testicoli, anche se saltuari o molto leggeri;
– un vago senso di disagio allo scroto, specialmente durante o dopo un’attività sportiva;
– piccoli dolori, anche transitori, all’inguine, soprattutto quando si sta in piedi.
Nel caso di bambini piccoli, è essenziale sottoporli ai bilanci di salute previsti dal pediatra: si tratta di visite di controllo che permettono di identificare precocemente eventuali alterazioni e di intervenire per tempo.