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Assumere integratori per migliorare le proprie prestazioni nello sport non fa male, ma è importante essere certi che non contengano sostanze dopanti. L’ultima ricerca condotta dalla Hfl Sport science, un autorevole laboratorio di controllo sul doping nello sport con sede in Inghilterra, e pubblicata sulla rivista Medicine and Sport Science, ha infatti rivelato che alcuni integratori alimentari proteici in commercio, venduti in internet e sempre più spesso usati per lo sport, potrebbero essere contaminati con sostanze dopanti (perlopiù steroidi anabolizzanti e stimolanti). Quello che però non tutti sanno è che queste sostanze non sono innocue.
A rischio anche la fertilità
“L’uso terapeutico di sostanze proibite e l’esercizio fisico hanno conseguenze dirette sull’apparato riproduttivo e sessuale», ha di recente spiegato Luigi Di Luigi, endocrinologo all’università di Roma Foro Italico. Il doping, infatti, influisce in almeno il 2 per cento dei casi di infertilità maschile. In particolare, l’assunzione di androgeni, beta-bloccanti, diuretici e stimolanti per aumentare le energie e la resistenza, è associato nei maschi a un calo del desiderio sessuale, alla disfunzione erettile e ad alterazioni della capacità riproduttiva (per riduzione o assenza di spermatozoi). Per fortuna, però, non per sempre…
Oltre a certi integratori per lo sport, anche la stessa attività fisica influenza la sessualità. Negli atleti maschi che praticano in modo intenso e prolungato uno sport (come i corridori long distance, i maratoneti e i ciclisti) la concentrazione di testosterone nel sangue risulta spesso inferiore della norma e, rispetto a chi non è allenato, è più bassa di circa il 40-70 per cento. E il calo di testosterone può indurre disfunzione erettile e calo del desiderio sessuale.
E nelle donne?
Fra gli stili di vita che influenzano la salute riproduttiva femminile, l’esercizio fisico è di per sé responsabile del 20 per cento dei casi di infertilità anche se svolto a livello amatoriale. L’overtraining (cioè l’allenamento intenso), nelle donne, favorisce disfunzioni mestruali e ovulatorie. Tali problemi sono più frequenti nella danza, nella ginnastica e nella corsa e, in generale, quando è necessario avere un peso corporeo ridotto. La prevalenza di disturbi mestruali arriva fino al 66 per cento nelle atlete, con amenorrea e anovulazione fino al 44 per cento, in funzione del tipo di attività praticata.