Fertilità salva solo in un caso su 10 dopo un tumore

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 09/09/2016 Aggiornato il 09/09/2016

La sopravvivenza in seguito ai tumori è aumentata, ma le cure possono compromettere la fertilità. Bisogna pensarci prima: gli specialisti propongono un nuovo progetto

Fertilità salva solo in un caso su 10 dopo un tumore

Si può preservare la fertilità dopo un tumore, ma pochi lo sanno. Inoltre, nel nostro Paese ci sono diverse problematiche che impediscono agli aspiranti genitori alla soglia dei 40 anni, con alle spalle una storia di tumore, di coronare il loro sogno. Per questo l’Aiom (Associazione italiana di oncologia medica), la Sie (Società italiana di endocrinologia) e la Sigo (Società italiana di ginecologia e ostetrica) hanno firmato nuove Linee guida per ribadire che si può preservare la fertilità dopo un tumore.

Sempre più giovani si ammalano

I dati rilevano che ogni giorno in Italia vengono diagnosticati 30 nuovi casi di tumore in individui con meno di 40 anni. I più comuni sono, nella donna, i tumori della mammella, della tiroide, del colon-retto, della cervice uterina e i melanomi, nell’uomo i tumori del testicolo, del colon-retto e della tiroide, i melanomi e i linfomi non-Hodgkin. In totale, circa 5mila donne e 3mila uomini all’anno si ammalano in giovane età, spesso prima di diventare genitori, ma solo il 10% ha accesso alle tecniche di preservazione della fertilità. Chi vuole diventare madre o padre dovrebbe invece pensarci prima di iniziare i trattamenti antitumorali, che spesso compromettono la fertilità in vari modi.

Serve una rete di centri di oncofertilità

Gli specialisti chiedono, dunque, al ministro della Salute di attivare tutte le misure necessarie a migliorare la comunicazione tra i reparti di oncologia presenti sul territorio italiano (circa 300) e i Centri di procreazione medicalmente assistita (178). Secondo gli esperti è necessario promuovere una rete nazionale di Centri di oncofertilità, nonché migliorare fra i medici la cultura della preservazione della fertilità dopo un tumore, affinché vengano informati i giovani sotto i 40 anni che si può preservare la fertilità dopo un tumore. Ciò consentirà, dal momento in cui a un uomo o una donna viene diagnosticato un tumore, di metterlo/a direttamente in contatto con il centro pubblico di riferimento per procedere, dopo un’adeguata consulenza, alla crioconservazione dei gameti prima dell’inizio delle terapie, eludendo le liste d’attesa.

Interventi in tempi brevi

La consulenza specialistica dovrà avvenire entro 24-48 ore. In ogni Regione dovrebbe essere istituito almeno un Centro di riferimento in cui operino team multidisciplinari composti da ginecologi, senologi, andrologi, biologi e psicologi, collegati in rete con i centri oncologici ed ematologici specializzati nella gestione della fertilità.

 

 
 
 

lo sapevi che?

La percentuale di donne che ha un figlio dopo la diagnosi di tumore mammario è molto bassa: solo il 3% tra quelle sotto i 45 anni e l’8% sotto i 35.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola il tuo ciclo mestruale

Calcola il periodo di ovulazione

Le domande della settimana

Forte dispiacere a inizio gravidanza: ne risentirà il bambino?

25/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Secondo alcuni psicologi, noi cerchiamo la felicità perché l'abbiamo sperimentata nella pancia della nostra mamma: questa affermazione è sufficiente per non temere che uno stress, anche se intenso, possa interferire negativamente sul buon andamento della gravidanza.   »

Contraccezione: si deve usare a 50 anni?

23/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professoressa Eleonora Porcu

Dare inizio a una gravidanza in prossimità della menopausa è altamente improbabile, tuttavia in medicina non si può dire "mai" in maniera assoluta, quindi l'uso del profilattico anche a 50 anni (con mestruazioni ancora regolari) è consigliabile.   »

Prosciutto cotto: espone al rischio di toxoplasmosi?

23/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Il prosciutto cotto è un salume consentito in gravidanza perché, appunto, come dice il suo nome, è cotto. Meglio comunque quando si ha il dubbio che un alimento sia pericoloso trovare la risposta prima di assumerlo perché dopo può essere tardi.   »

Gravidanza e antidepressivo sospeso dalla psichiatra: è l’indicazione corretta?

16/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

L'antidepressivo paroxetina è perfettamente compatibile con la gravidanza e anche con l'allattamento al seno, quindi non è necessario sospenderlo quando si è in attesa di un bambino e a conferma di questo esiste un'ampia documentazione scientifica.   »

Ridatazione della gravidanza: c’è da preoccuparsi?

11/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Non c'è nulla di cui preoccuparsi quando la gravidanza viene ridatata, specialmente se la differenza tra l'epoca calcolata in base alla data dell'ultima mestruazione e le misure rilevate dall'ecografia è di appena una settimana.   »

Fai la tua domanda agli specialisti