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L’infertilità femminile è una condizione sempre più diffusa. Sono in continuo aumento, infatti, le donne che hanno difficoltà a concepire e a portare avanti una gravidanza. Le ragioni restano a tutt’oggi poco chiare, anche se sono state avanzate varie ipotesi. Una delle più accreditate sostiene che un ruolo importante sia giocato dallo stress. L’ennesima conferma arriva da un recente studio condotto da un gruppo di ricercatori statunitensi, dall’Ohio State University in Michigan e Texas, presentato al congresso della Società europea di riproduzione ed embriologia (Eshre) che si è tenuto recentemente a Lisbona e pubblicato sulla rivista Human Reproduction.
Si scopre con un prelievo di saliva
La ricerca ha coinvolto 401 donne in età fertile e alla ricerca di un figlio. Tutte sono state invitate e rispondere a dei questionari riguardanti il proprio stile di vita e il livello di tensione avvertito. Inoltre, sono state sottoposte a un prelievo di saliva () per la misurazione dei valori dell’enzima alfa-amilasi e dell’ormone cortisolo, due sostanze coinvolte nelle risposte a forme di stress acuto e cronico. I ricercatori le hanno, poi, seguite per 12 mesi, per capire quante di loro riuscissero a coronare il proprio sogno di rimanere incinta e avere un bambino. Lo scopo era capire se l’infertilità femminile potesse in qualche modo essere influenzata dallo stress.
Concepire diventa più difficile
L’analisi dei risultati ha confermato quanto i ricercatori sospettavano: lo stress è collegato all’infertilità. Infatti, si è visto che nelle donne che presentavano i livelli più elevati dell’enzima alfa-amilasi, la fertilità risultava ridotta quasi al 30%. Gli studiosi hanno calcolato che ciò si traduceva in un raddoppiamento del rischio di infertilità. Non è emersa, invece, alcuna correlazione fra possibilità di concepire e valori di cortisolo.
Colpa di variazioni ormonali e non solo
Complessivamente, l’87% delle partecipanti è rimasta incinta. I tempi, però, non sono stati uguali per tutte: nelle donne stressate la ricerca del bebè è durata molto di più rispetto alle altre. Gli autori hanno, dunque, concluso che lo stress aumenta sia l’infertilità sia il tempo necessario per rimanere incinta. Per quali ragioni? Probabilmente perché altera il sistema neuro-endocrino e quello ormonale, che regolano molti meccanismi coinvolti nel concepimento. Inoltre, sembra che un organismo molto teso sia meno “pronto” ad accogliere una nuova vita.