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A differenza di quanto pensano in molti, quando la cicogna tarda ad arrivare, la “colpa” non è sempre alla donna. Nel 50% circa dei casi, le difficoltà di concepimento di una coppia dipendono, esclusivamente o in parte, da problematiche maschili. Del resto, sono moltissimi i fattori che possono compromettere la fertilità maschile, alcuni dei quali facilmente evitabili. Lo hanno ricordato gli esperti riuniti in occasione del seminario “La salute andrologica: corretta informazione, efficace prevenzione e diagnosi precoce” organizzato recentemente dal Policlinico Umberto I – Università La Sapienza di Roma.
Problemi sempre più diffusi
Negli ultimi anni, il numero delle coppie che non riescono ad avere bambini è aumentato in maniera considerevole. Sicuramente, una delle cause principali è rappresentata dall’età sempre più avanzata in cui si decide di diventare genitori: più passano gli anni, infatti, più le probabilità di riuscire a concepire diminuiscono. Ma non si tratta solo di questo. A contribuire al fenomeno ci sono anche altri elementi. Per quanto riguarda gli uomini, una grande importanza è rivestita da alcune cattive abitudini che peggiorano la qualità degli spermatozoi, diminuendo la fertilità maschile. “Tra i maschi nati nel 1979 e i nati nel 1987 il numero di spermatozoi morfologicamente normali si è ridotto del 25%, secondo uno studio di International Journal of Andrology” ha confermato Andrea Isidori, professore associato di Andrologia dell’Università la Sapienza.
Fumo, alcol e dieta scorretta
Sul banco degli imputati finisce innanzitutto il consumo di sostanze nocive, come droghe, alcol e fumo. Infatti, sono tutti elementi che possono influire sulla produzione dello sperma, alterando quantità e qualità delle cellule riproduttive. A minacciare la fertilità maschile è poi la sedentarietà: infatti, favorisce il sovrappeso che, ancora una volta, logora le cellule riproduttrici. Sotto accusa anche la dieta scorretta che può favorire il sovrappeso. Anche i cibi prodotti con il ricorso a pesticidi e concimi chimici possono ostacolare il concepimento. Al contrario, un’alimentazione sana e bilanciata favorisce l’ovulazione e la fecondazione.
Indumenti stretti e infezioni sessuali
Anche il calore trasmesso da indumenti troppo aderenti, docce e saune calde ripetute sarebbe nocivo per la produzione di spermatozoi. “Basti pensare che indossando mutande strette tutte le notti, come dimostra uno studio su Human Reproduction, si registra una riduzione degli spermatozoi fin quasi l’azzeramento” ha spiegato l’esperto. Non bisogna dimenticare, infine, che anche le infezioni a trasmissione sessuale, come l’Hpv, rappresentano un importante fattore di infertilità, visto che possono dare origine ad alterazioni nel funzionamento degli organi della riproduzione. Per tutte queste ragioni gli esperti invitano ad adottare comportamenti corretti fin dalla giovane età, in modo da preservare il più possibile la propria fertilità.